Dall’alto a sinistra, in senso orario, Rossana Schillaci, Fabio
Giulivi, Roberto Barcellona e Alessandro Brescia
Tra quindici giorni i cittadini di Venaria saranno chiamati alle urne per decidere da chi farsi governare per i prossimi cinque anni. Un a scelta da effettuare tra quattro candidati sindaco, in rappresentanza di quindici liste. Una donna e tre uomini. Tutti decisi a conquistare l’ambito scranno e dare una svolta alla città dopo tre commissariamenti in dieci anni e una instabilità politica che si è palesata anche durante gli anni governati dal sindaco pentastellato Roberto Falcone.
In ordine di estrazione, la prima è Rossana Schillaci, 36 anni, capogruppo uscente in quota Pd ed ex assessore al Centro storico durante il terzo mandato Catania. Sarà la candidata in rappresentanza di Pd, Moderati, Psi/Italia Viva, Venaria Coraggiosa e Venaria Punto e a Capo. «Faremo di tutto per curare la città, per renderla accessibile a tutti. Verranno creati l’ufficio turismo e l’ufficio Europa, per accogliere i turisti da una par te e dall’altra cercare fondi europei per migliorare Venaria. Una città che si occuperà di migliorare la mobilità sostenibile. Una città che sarà la città dei diritti. Per tutti, nessuno escluso».
Il secondo candidato è Alessandro Brescia, 46 anni, consigliere comunale uscente, ex assessore nelle giunte Catania e che nella vita di tutti i giorni si occupa di progettazione sociale per Enti no profit per i Salesiani del Piemonte, in particolar modo al Valdocco di Torino. È lui che guiderà il “Progetto Civico”, composto dalle liste “Uniti per Cambiare”, “Per Venaria Insieme” e “Sinistra Civica”. «Credo fermamente in questo progetto, molto innovativo. Il nostro progetto non è fatto di punti programmatici o idee acchiappa voti. Abbiamo in mente una alleanza di comunità per risolvere i tanti problemi che attanagliano la città. A partire dal decoro urbano e arrivando fino alle tematiche sociali, senza dimenticare l’asse centrale, totalmente da ripensare».
Poi è la volta di Roberto Barcellona, 40 anni, grillino della prima ora, autista della Gtt e rappresentante sindacale. «In questo momento storico è necessario pensare soprattutto al sostegno alle fasce più deboli, all’ambiente, alla mobilità sostenibile, al sostegno delle piccole e medie imprese, agli investimenti di buon senso per ripartire in fretta. Per questo motivo il programma è figlio delle proposte che i cittadini hanno inviato e delle idee sviluppate anche durante la scorsa consiliatura». Infine c’è Fabio Giulivi, 38 anni, candidato del centrodestra unito composto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, la civica Venaria Riparte e l’Udc. Sposato, padre di 2 bambini, lavora da 20 anni come funzionario dell’Ordine degli Architetti di Torino.
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«Vogliamo dare un grande impulso alle manutenzioni cittadine, rilanciare il commercio attraverso iniziative mirate. Un piano per il lavoro per portare sul territorio investimenti che creino possibilità occupazionali. Il rilancio del centro storico attraverso un piano mirato sul turismo. Portare servizi ed iniziative su tutta Venaria, per evitare che i cittadini si sentano esclusi».
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