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Incivili padroni al parco Stura. «Ora vogliamo la municipale»

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I prati del parco Stura trasformati in discarica

La bonifica è stata completata da quasi dieci anni ma per il parco Stura i tempi per il ritorno alla normalità sembrano ancora molto lunghi. L’area rimessa a nuovo dopo le scorribande di pusher e tossici continua ad essere recintata in attesa di un progetto definitivo che ne cancelli i brutti ricordi. Al momento tra merenderos e strani figuri nessuno si addentra più in quel gigantesco spazio verde. Ma sono proprio gli incivili il problema più grande dei residenti del quartiere Rebaudengo. Tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare piattini di plastica e bottiglie di birra abbandonate rappresentano la normalità. Una triste normalità. «Accensioni dei barbecue in un’area non attrezzata e dispersione di rifiuti. Ecco cosa succede ogni giorno al parco Stura» sottolinea su Facebook, il consigliere del Movimento 5 Stelle Valter Cangelli. «Azioni e comportamenti di alcune persone che non hanno rispetto dell’ambiente e del prossimo - continua Cangelli -. Ecco perché è stato richiesto un intervento e un aumento dei controlli da parte della polizia municipale, proprio come succede nei parchi Pellerina e Colletta». Versione dei fatti condivisa da molti residenti. I rifiuti abbandonati vicino agli alberi hanno trasformato le aree verdi in autentiche discariche a cielo aperto. E il degrado senza freni del parco Stura di corso Giulio Cesare non è che l’ultima goccia. Prati devastati dai pic-nic, rami tagliati e rifiuti sparsi ovunque dopo ogni domenica sono il simbolo di un’anarchia che regna sovrana e a cui nessuno sembra riuscire a porre rimedio. La mancanza di aree da camping e di controlli efficaci, inoltre, comincia ad essere qualcosa di più di un semplice problema. E il sistema di vigilanza contro campeggiatori e merenderos diventa ora una vera e propria necessità. «Non ci sono più i tossici ma di certo quello che stanno combinando i merenderos è a dir poco vergognoso - racconta Danilo, un residente del quartiere -. Ci sono piattini e posate di plastica lungo tutto il perimetro. Mi chiedo perché nessuno controlli e soprattutto vorrei capire come mai le istituzioni non si sono ancora prese la briga di effettuare una pulizia».
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