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«Nessun controllo per lo spray. Collane vendute la sera stessa»

budino
Se Budino e i suoi quattro complici hanno potuto rapinare i tifosi della Juve con lo spray che poi scatenerà l’ondata di panico che ucciderà Erika Pioletti è perché nessuno li avrebbe controllati all’ingresso in piazza San Carlo. A sostenerlo di fronte ai pm Vincenzo Pacileo, Emilio Gatti, Antonio Rinaudo, Paolo Scafi e Roberto Sparagna è Mohammed Machmachi, uno dei componenti della banda oggi accusati di omicidio preterintenzionale in relazione ai fatti del 3 giugno. «Io avevo il peperoncino fino a prima di entrare in piazza. Lo avevo in tasca ed una volta entrati in piazza lo ho dato a Sohaib (Budino, ndr). In realtà nessuno ci ha controllati effettivamente: non abbiamo adottato nessuno stratagemma per fare passare la bomboletta, io la avevo in tasca. Né noi né gli altri soggetti che passavano il varco in quel momento siamo stati controllati. In quel momento non stavano controllando nessuno».

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