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Piemonte, primo giorno di scuola per la nuova giunta regionale: priorità a lavoro e infrastrutture

giunta Cirio nuova

La nuova giunta regionale del Piemonte

Primo giorno di scuola per la nuova giunta regionale del Piemonte, insediatasi ufficialmente questa mattina. Dopo aver firmato, nei giorni scorsi, i decreti di nomina, il neo eletto governatore Alberto Cirio ha presentato gli undici assessori nella Sala Giunta di piazza Castello dove il nuovo esecutivo ha già iniziato a fissare l'agenda con i grandi temi all'ordine del giorno.

I DOSSIER SUL TAVOLO DELLA GIUNTA Numerosi ed uno più caldi dell'altro i dossier finiti sul tavolo dell'esecutivo regionale (che, ci ha tenuto a precisare Cirio), "ha una media di 43 anni": Mercatone Uno, Embraco, Pernigotti, Bricoselfi. Emergenze lavorative, dunque. Ma non solo. Perché oltre ai nodi che andranno affrontati con il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, tra le priorità spiccano anche le infrastrutture: la Tav Torino-Lione, innanzitutto. E poi il Terzo valico, l'Asti-Cune, la Pedemontana. Nodi da affrontare e possibilmente sciogliere, nei prossimi giorni, con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. E per finire: la partita dei giochi olimpici invernali 2026, rilanciata con forza dallo stesso Cirio.

OLIMPIADI? PARTITA NON E' ANCORA CHIUSA "Non è ancora chiusa" si è affrettato, infatti, a precisare il governatore. "Qualora i giochi a cinque cerchi venissero assegnati all'Italia, crediamo che il Piemonte possa rientrarci. Ci sono, infatti, delle parti di quell'evento che potrebbero arrivare nella nostra regione dove ci sono impianti all'avanguardia, moderni ed efficienti" ha precisato ancora l'ex eurodeputato rivelando di aver incontrato, la scorsa settimana, "il presidente del Coni". "Ho già anticipato che noi saremo pronti. Attendiamo di capire quale sarà la località definitiva" ha proseguito Cirio spiegando per quale motivo ha preferito trattenere la delega agli eventi olimpici. "Viviamo un'epoca dalle risorse limitate - ha sottolineato - riteniamo giusto che alcuni eventi vengano ospitati in impianti già esistenti, anziché costruirne di nuovi".

SULL'AUTONOMIA, SUBITO AL LAVORO In materia di autonomia, poi, Cirio ha spiegato come la nuova giunta piemontese di centrodestra intende "mettersi subito al lavoro". "Lavoreremo immediatamente - ha garantito Cirio - sulla autonomia, portando il Piemonte almeno alla pari con le altre regioni del Nord".

GIA' FISSATO IL CALENDARIO DEI LAVORI "La velocità era la nostra prerogativa: abbiamo nominato la giunta in sette giorni e oggi è pienamente operativa" ha quindi ricordato il neo eletto presidente. "Oggi ci siamo riuniti per stabilire il metodo di lavoro dei prossimi mesi - ha rilanciato - e continueremo oggi pomeriggio, ma in generale, come giunta, ci riuniremo tutti i venerdì".

NEL WEEK-END SPAZIO ALLE ISTANZE DEL TERRITORIO "Il martedì - ha proseguito Cirio - sarà dedicato al Consiglio. Il mercoledì e il giovedì ci sono gli incontri a Roma e Bruxelles, quindi ci occuperemo di quei temi". "Il lunedì sarà invece dedicato ai territori di provenienza di ciascuno degli assessori e il sabato e la domenica si dovranno raccogliere le richieste dei piemontesi", ha spiegato.

GIUNTA ITINERANTE, A DIFESA DEL "MADE IN ITALY" In ogni caso, la nuova giunta "sarà itinerante", e "il primo impegno sarà a luglio a Novi Ligure zona simbolo per Pernigotti; noi vogliamo difendere i marchi italiani" ci ha tenuto a precisare ancora il presidente Cirio. L'ex europarlamentare ha poi illustrato come sarà scandita la settimana della nuova giunta.

PRONTI A SOSTENERE CHI INVESTE A proposito, invece, di "lavoro", uno dei temi caldi dell'agenda della nuova giunta, il presidente ha fatto sapere che incontrerà, nei prossimi giorni, i vertici di Fca con la sindaca di Torino Chiara Appendino. "Sarà un incontro conoscitivo - rivela - per capire l'iter reale della vicenda che ha riguardato anche Renault e la Francia". E sarà "anche l'occasione - aggiunge - per rimarcare che come Regione Piemonte siamo pronti a sostenere chi fa investimenti in Piemonte, soprattutto quando investimenti vuol dire lavoro".

NESSUN IMPATTO DA PROCEDURA INFRAZIONE Infine, in merito ai rischi legati alla possibile apertura di una procedura d'infrazione europea contro l'Italia, il presidente Cirio ha fatto professione di ottimismo. "I fondi europei per le Regioni, che sono i fondi di coesione, non impattano con eventuali procedure di infrazione nazionale, perché dipendono direttamente da Bruxelles" ha sostenuto.

BISOGNA AVERE LA SCHIENA DRITTA "Per il Piemonte quindi - ha garantito ancora l'esponente di Forza Italia - non ci sarebbero conseguenze dirette, né tagli di fondi". "Bruxelles - ha sottolineato ancora Cirio - al contrario di quello che si crede, sa anche essere elastica. Bisogna però aver la schiena dritta, e il Piemonte l'avrà".
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