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La dottoressa, il calciatore e il vigile. In dieci nei guai per un video porno

revenge porn

C’è un vigile urbano che vive a Pinerolo al centro dello scandalo finito sotto la lente di ingrandimento della Procura di Brescia.

All’origine di tutto ci sono dei video a luci rosse di una dottoressa bresciana di 40 anni, che sono diventati virali, passando di chat in chat. A occuparsi dell’inchiesta è stato il sostituto procuratore di Brescia Benedetta Callea, che ha notificato l’avviso di conclusione indagini a 10 indagati, 8 uomini e 2 donne.

Tra di loro, oltre al vigile di casa a Pinerolo, ci sono anche un ex giocatore del Brescia calcio e la figlia di un allenatore di pallone, nonché un personal trainer e un buttafuori.

La vicenda è simile a molte altre e va classificata con il termine ormai conosciuto di revenge porn. La donna aveva girato un video e si era scattata delle foto hot per poi inviarle a un amico, convinta che tutto rimanesse un gioco privato, tra loro due, ma così non è stato.

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