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Covid-19, il sindaco di Sauze d'Oulx chiede l'esercito per respingere i proprietari delle seconde case

Esercito

(Foto Depositphotos)

I militari dell'esercito a protezione dell'abitato di Sauze d'Oulx dall'assalto - con alto rischio di veicolare nuovi contagi - dei proprietari delle seconde case. Li invoca, attraverso una lettera al prefetto di Torino Claudio Palomba e al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco della cittadina valsusina Mauro Meneguzzi.

Nell'inoltrare richiesta formale relativa a "servizi di vigilanza per Emergenza Covid19", il primo cittadino evidenzia la sua preoccupazione "in quanto siamo il Comune dell'Alta Valle di Susa in cui si sono riscontrate a oggi le maggiori positività al Covid-19 (13 positivi) e quasi 40 soggetti in quarantena obbligatoria domiciliare" e soprattutto per i prevedibili "accessi di soggetti non autorizzati nel nostro paese, soprattutto in orari notturni".

"Comprendo la 'voglia' di scappar dai centri urbani e rifugiarsi nella seconda casa in montagna - prosegue il sindaco di Sauze d'Oulx - ma ciò non è assolutamente ammissibile né tantomeno accettabile. Nel nostro comune, se Dio vuole, da 4 giorni non son state più finalmente rilevate positività" e si tratta di uno sforzo, secondo Meneguzzi, che "non può esser vanificato da accessi di persone esterne".

Lamentando l'esiguo numero di operatori di polizia, il primo cittadino chiede "l'affiancamento dell'Esercito alle Forze di Polizia locali" e 'suggerisce' anche dove reperire i militari: "Abbiamo una caserma a Oulx e una a Bousson". Il compito dei soldati sarebbe quello di "effettuare un concreto controllo H24 della sola Strada Provinciale di accesso, ove giunge anche la Galleria di uscita dall'autostrada A32".

Infine una tiratina d'orecchie anche al presidente del Consiglio Conte: "Mi permetto segnalare come le attuali ordinanze e DPCM in tema Covid-19 prevedano una sanzione amministrativa e penale per coloro che accedessero senza giustificato motivo, ma manca, a mio giudizio, la previsione del respingimento del trasgressore affinché ritorni immediatamente al luogo da cui proviene".
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