Venerdì nero, più che da "zona rossa", quello che si annuncia oggi, a
Torino. Un giorno all'insegna delle
proteste, tra lo
sciopero (nazionale) dei mezzi pubblici, la manifestazione dei
tassisti, quella degli operai
ex Embraco a rischio licenziamento e le tante (altre) categorie che pure si accingono a scendere in piazza, nel capoluogo piemontese, per rivendicare i loro diritti nei giorni difficili della pandemia.
SCIOPERO MEZZI PUBBLICI: LIMITAZIONI SOSPESE Proprio a causa dello sciopero del trasporto pubblico locale, tutte le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare sono state automaticamente sospese, così come previsto ai sensi dell'ordinanza n. 1506/2021.
TRASPORTO PUBBLICO: LE FASCE GARANTITE Dal canto suo, il
GTT ha comunicato che, a Torino, il servizio di trasporto sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:
Servizio urbano-suburbano, metropolitana, assistenti alla clientela, centri di servizi al cliente:
dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15;
Servizio extraurbano, Servizio ferroviario (SfmA Borgaro-Aeroporto-Ceres):
da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30;
Servizio ferroviario (Sfm1 Rivarolo-Chieri):
dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
TASSISTI IN CORTEO Il venerdì torinese si è aperto, dunque, con il
lungo corteo dei tassisti: decine di auto partite da corso Grosseto (con non poche ripercussioni sul traffico cittadino), dirette a piazza Vittorio Veneto (dove ci sarà un presidio), per chiedere la riduzione delle tasse e più ristori allo Stato.
LA PROTESTA DEI RIDER Dalle 11,30 sarà poi la volta dei
rider manifestare in
piazza Statuto, per ricordare all'opinione pubblica (ma in particolare alle istituzioni) l'importanza del loro lavoro, in particolar modo in questi duri mesi di chiusure a causa del
Covid.
CONTESTATO IL CONTRATTO NAZIONALE In particolare, nel caso dei rider, una cinquantina di iscritti alla Cgil ha manifestato, questa mattina, per dire no all'accordo firmato tra le piattaforme di delivery e Ugl. Oggi pomeriggio toccherà, invece, ai rider autorganizzati vicini ai centri sociali scender in piazza per dire la loro. "Chiediamo di poterci sedere a un tavolo per affermare davvero i nostri diritti di lavoratori", ha spiegato la Cgil. "Lavoriamo per 2,50 euro a consegna e stiamo in strada per 12 ore una vita da precari che deve finire. Per questo, chiediamo che l'accordo venga ritirato" hanno rincarato la dose i rappresentanti dei fattorini.
APPELLO PER I DISPOSITIVI DI SICUREZZA "La pandemia ha portato ampi guadagni al delivery, ma nessun miglioramento al nostro lavoro restiamo senza tutele, anche sanitarie. Chiedano che ci vengano al più presto forniti i dispositivi di sicurezza necessari" hanno concluso i fattorini.
ANCHE NO DAD E GIOSTRAI IN PIAZZA In calendario, oggi, dalle 9 alle 13, in piazza Carignano (di fronte al Museo del Risorgimento), c'è anche la protesta di chi chiede lo stop della
Dad (
didattica a distanza) ed il
ritorno in classe in presenza, e, in piazza Castello (a pochi passi dal palazzo della
Regione Piemonte) quella dei
lavoratori di luna park e circhi,
giostrai e
clown, costretti al palo, ormai, da quasi un anno, per lo stop forzato, imposto dalle misure anti contagio, al
mondo dello spettacolo. "Chiediamo di poter tornare a lavorare e così riaccendere il divertimento dei bambini" hanno detto i giostrai.
IL SIT-IN DEGLI EX EMBRACO Infine, davanti alla prefettura, si terrà il
sit-in degli uomini e delle donne ex Embraco, a un mese esatto dalla scadenza della procedura che porterà al licenziamento di 400 lavoratori.
https://youtu.be/5qpGZRZM15I
Video di Adele Palumbo
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