È giunto al termine il mandato della sindaca grillina
Chiara Appendino. E in 13 sono pronti a prendere il suo posto, con 30 liste regolarmente depositate in anagrafe. In pole position, tra i favoriti alle urne, troviamo il candidato sindaco del centrodestra
Paolo Damilano. L’imprenditore del Barolo è alla sua prima esperienza in politica e si presenta con la lista civica “Torino Bellissima”. Partito lo scorso dicembre a fare campagna elettorale per le vie della città, Damilano si presenta oggi in coalizione con la lista Lega Salvini Piemonte, Fratelli d’Italia, Forza Italia, il Popolo della Famiglia, Sì Lavoro Sì Tav di Mino Giachino e il cuore arancione di Progresso Torino. Con sette liste che lo sostengono, quella di Damilano è la formazione più ampia in gara.
La nemesi dell’imprenditore è incarnata da
Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, dopo aver vinto, per un soffio, le primarie di coalizione. A sostegno del candidato dem troviamo la lista Torino Domani, promossa dal consigliere comunale Francesco Tresso, secondo classificato alle primarie; Sinistra Ecologista, Articolo Uno, Pd, Moderati e la Lista Civica di Mario Giaccone. A raccogliere il testimone della sindaca Appendino invece ci ha pensato la giovane capogruppo dei Cinque Stelle,
Valentina Sganga. Dopo aver guidato la maggioranza in consiglio, oggi Sganga si presenta alle urne in coalizione con Europa Verde, inizialmente tra le fila del centrosinistra.
Raccoglie molte anime della sinistra torinese il
professor Angelo D’Orsi, in gara per Sinistra in Comune, Pci e Potere al Popolo. Tra gli accademici anche il benicomunista
Ugo Mattei e la sua lista Futura. Corre con il Pc di
Marco Rizzo e sotto il segno della lista Torino Città Futura la seconda (e unica) altra donna in gara:
Giuseppina Di Cristina.
Italexit, dal canto suo, ha schierato a Torino
Ivano Verra, che durante la campagna elettorale ha fatto spesso sentire la sua voce sul tema del Green Pass e dei vaccini. Con lui anche la lista Noi cittadini. I temi legati alla pandemia sono stati preponderanti anche per
Paolo Alonge, candidato, in gara con la lista 3V (Vogliamo Verità Vaccini). A dare voce al Partito Gay ci pensa invece
Davide Betti Balducci, che raccoglie tra le fila del suo schieramento anche il Partito Animalista. Simbolo verde per il Movimento Ambientalista Torino di
Roberto Salerno.
In gara anche
Lorenzo Maria Varaldo, con la lista Divieto di Licenziare ed
Emilio Mazza, con Basta Isee e, primo nome per estrazione sulla scheda elettorale Massimo Chiesi, con il simbolo del Partito Comunista dei Lavoratori. Negli ultimi mesi in due anno rinunciato a concorrere per la poltrona da sindaco, si tratta di
Damiano Carretto, inizialmente schierato dal Movimento 4 Ottobre e di
Mino Giachino, la cui lista è confluita nello schieramento dell’imprenditore del centrodestra.
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Nonostante la brevità di una campagna elettorale contraddistinta delle restrizioni anti Covid, i 13 si sono dati battaglia tra comizi “seduti”, incontri on line e appuntamenti a numero chiuso. Ora la parola spetta ai torinesi, in cabina elettorale.