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La variante sblocca i lavori per “ruderi” e condomini

Ruderi

Da un lato, far rinascere i ruderi. Dall’altro, consentire lavori in condomini che oggi sono bloccati a causa di una «stortura», come la definisce l’assessore Flavia Bianchi. È il doppio obiettivo della Variante 35 al Piano regolatore, che il consiglio comunale di Chieri ha approvato giovedì sera in via preliminare: «Adesso ci potranno essere osservazioni da parte dei cittadini» apre la porta Bianchi.

L’assessore all’Urbanistica sogna di far ripartire il cantiere interrotto sei anni fa lungo via Principe Amedeo, dov’era previsto prima un residence per anziani e poi un housing sociale. Ma l’operazione immobiliare non è andata a buon fine: «Ora introduciamo la destinazione residenziale convenzionata - entra nel merito Bianchi - Ma dovranno essere garantiti 270 metri quadri per servizi pubblici al piano terra e altri 280 per alloggi a uso sociale».

A proposito di immobili vuoti, la Cascina Maddalena è inutilizzata da molto più tempo dello “scheletro” di via Principe Amedeo. Ormai è un rudere: «Con la Variante sarà possibile demolirla e ricostruirla: vorremmo che ci pensassero dei privati e che aprissero uffici, bar, ristoranti, negozi e spazi per il quartiere Maddalene». La Variante 35 dovrebbe anche favorire il recupero dell’ex Tabasso. Così come per l’area della vecchia scuola Mosso di via Tana: era destinata a lasciare posto ai condomini, adesso verrà abbattuta per fare posto a un parco finanziato a metà dalla Compagnia di San Paolo.

Ma il documento urbanistico guarda anche ai privati: «Oggi ci sono 97 condomini del centro storico dove sono vietati i cambi di destinazione d’uso e il restauro e risanamento conservativo. Colpa del fatto che risalgono agli anni ’60 e ’70, erano nuovi quando è nato il Piano regolatore del 1997. Togliamo questo divieto e consentiamo anche di installare gli ascensori dove oggi non è possibile».

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