Prosegue il nostro sondaggio in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. In basso la classifica aggiornata.
Unico
presidente di origine siciliana nella storia della
Repubblica Italiana,
Sergio Mattarella appare per certi aspetti come un tipico uomo del Sud, per cui la parola data è sacra. E lui, l’ultima parola su una possibile ricandidatura al Colle, l’ha già pronunciata da tempo. Eppure nes- suno potrà tacciare il Presidente di incoerenza se, vedendo i partiti salire al Colle per chiedergli un nuovo impegno per il Paese, dovesse decidere di tornare sui suoi passi. Anzi, toglierebbe il
Parlamento dal cul de sac di non trovare un nome ampiamente condiviso.
Le quotazioni di un “Mattarella bis” salgono di minuto in minuto. Quasi all’unanimità l’assemblea dei
senatori Cinque Stelle ha chiesto al
leader Giuseppe Conte di esporsi in favore di un suo secondo mandato. Anche nel
Pd poi c’è chi tifa per il raddoppio. La corrente legata all’onorevole
Matteo Orfini porterà la proposta alla riunione del 13 gennaio, convocata dal segretario Enrico Letta. La lotta tra titani si polarizza così tra il
premier Mario Draghi e l’attuale Presidente in carica. E
Silvio Berlusconi?
Berlusconi, playmaker
«Conosco il Cavaliere da una vita e sono abituato al fatto che possa stupirmi da un momento all’altro, ma penso che in questo caso giocherà un ruolo da playmaker dalla quarta votazione» commenta
l’ex presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, vicino a Berlusconi da ben prima che arrivasse a Palazzo Chigi. «Non escludo che Berlusconi possa voler correre per diventare il prossimo Presidente della Repubblica - prosegue Ghigo -. Ha le energie e le doti da fuori classe per farlo. Lo dico a ragion veduta: negli anni ho visto sogni irrealizzabili concretizzarsi grazie a lui... ma dovessi scommettere oggi, non lo farei».
Ci scommette invece il
vice-presidente di Forza Italia, Antonio Tajani che, forte dei numeri, glissa sui trascorsi giudiziari del Cavaliere. «Il gruppo
Misto sarà determinante, li abbiamo già contattati. Dalla quarta votazione possiamo farcela» ha spiegato nei giorni scorsi. Eppure sia
la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che
Matteo Salvini appaiono tiepidi rispetto a questa opzione. La prima non ha mai negato un appoggio dei suoi nel caso in cui Draghi volesse farsi avanti, (nella speranza probabilmente di poter andare al voto quanto prima). Salvini, dal canto suo, si sta dando un gran da fare per trovare un nome unitario, «che non scontenti nessuno», ma non si sbilancia verso il Cavaliere. E nemmeno verso Draghi, «Al di là delle dichiarazioni ufficiali molto partiti non vogliono Draghi al Quirinale - spiega ancora Ghigo -, vorrebbero continuasse a fare il presidente del consiglio».
Mattarella, l’ancora
In un clima di incertezza crescente, in cui nessuno dei nomi sul piatto sembra sfondare fino in fondo, il profilo di Mattarella assume i contorti di un’àncora di salvezza. «Darebbe un segnale di stabilità al Paese e all’Europa» commenta ancora Ghigo. «Bisogna rispettare le scelte delle perso- ne. Tanto più quelle del Capo dello Stato» ammonisce
l’onorevole Federico Fornaro, capogruppo di Leu e componente di
Articolo 1. «Tuttavia le difficoltà della scelta del prossimo Presidente potrebbero essere tali da riportare in auge l’ipotesi di un secondo mandato di Mattarella» ammette alla fine. «Inoltre il lavoro di Draghi come premier non è concluso».
Gianna al Colle
«Mi candido ufficialmente alla Presidenza della Repubblica Italiana» così
Gianna Nannini, tramite i suoi canali social, lancia una provocazione. La cantante fa un passo avanti e riporta l’attenzione sul tema delle donne candiate al Colle. In pole position resta stabile la
ministra alla Giustizia Marta Cartabia (al 17% nel nostro sondaggio). Segue
Maria Elisabetta Casellati (6%). In coda
Emma Bonino (1%).
Voto e Covid
Mentre fervono le trattative tra i partiti, il Parlamento si prepara a dover gestire una votazione che vedrà impegnati 1.009 grandi elettori.«Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto» assicura il
presidente della Camera Roberto Fico. Al vaglio misure straordinarie di sanificazione dell’aula e non si esclude di procedere per turni di voto. Ffp2 obbligatoria ed è scontro sul Super Green Pass. Al momento a Montecitorio si contano 15 deputati positivi e 18 in quarantena, ma il dato è in costante aggiornamento.