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Cadavere in un sacco: è della bella Liliana? Il marito sotto shock

liliana resinovic gn
Un cadavere infilato in un sacco nero è stato trovato a Trieste. Le forze dell’ordine si sono recate sul posto e si sta valutando l’ipotesi che si tratti di Liliana Resinovich, la donna di cui non si hanno notizie dal 14 dicembre dopo che era uscita di casa per incontrare un amico. Verso le 17,30, sul posto è arrivato il marito. Ai cronisti ha detto di essere giunto di sua volontà, non chiamato dall’autorità giudiziaria. «Spero non sia lei», ha aggiunto tra le lacrime. Liliana, secondo quanto emerso, aveva da qualche tempo una relazione con un altro uomo, con il quale proprio quella mattina avrebbe avuto un appuntamento. Quest’ultimo le aveva inviato una serie di messaggi rimasti senza risposta. I cellulari e la borsetta della donna sono stati ritrovati nella sua abitazione. Il cadavere, è stato confermato, è di una donna di corporatura esile. Il corpo era infilato in due sacchi di plastica neri. Uno sulla testa e uno sulle gambe e si intravedeva un giubbotto grigio. L’ultima persona ad avere visto la donna era stata una commerciante secondo la quale la vittima era vestita di scuro. «Liliana ha tanti capi, anche grigi», ha concluso il marito della scomparsa, Sebastiano Visintin, giunto in macchina, accompagnato da un’altra persona. «Se è lei resterà una traccia indelebile nel mio cuore». «Non ho neanche più voglia di vivere», ha aggiunto, in lacrime. Sempre il marito nei giorni scorsi aveva raccontato di essere uscito quella mattina prima di Liliana per fare un giuro in bicicletta, ma solo verso sera si era convinto a denunciarne la scomparsa, perché sperava che la donna rientrasse.
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