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«Io sentivo dei corvi dentro la mia testa e così l’ho ammazzata»

rosa alfieri
Si temeva che fosse in fuga verso la Spagna o addirittura che avesse commesso un gesto estremo: invece Elpidio D’Ambra, 31 anni, l’uomo accusato di avere strangolato Rosa Alfieri, era nell’ospedale San Paolo di Napoli. Alcuni infermieri lo hanno riconosciuto grazie alle fotografie pubblicate dai siti e hanno avvertito una pattuglia del commissariato di Bagnoli, che era lì per controllare un detenuto agli arresti ospedalieri. Dopo averlo bloccato, il giovane è stato portato al commissariato di Bagnoli. E qui ha confessato il delitto: «Sentivo corvi nella testa, così l’ho uccisa». Ha negato però di aver violentato Rosa Alfieri. Ora saranno gli esami del medico legale a stabilire se Elpidio D’Ambra ha detto la verità. La polizia era sulle tracce di D’Ambra già prima che l’uomo arrivasse all’ospedale San Paolo. Infatti, un tassista avrebbe avvertito il 113 dopo aver dato un passaggio al presunto omicida. D’Ambra, secondo quanto raccontato dal tassista, si sarebbe fatto accompagnare in auto a comprare dei vestiti nuovi. E in mattinata si era disfatto sia degli abiti vecchi che del cellulare. Da Grumo Nevano l’uomo, per spostarsi, ha raggiunto la vicina Frattamaggiore, qui ha preso un treno (è stato ripreso dalle telecamere) e ha raggiunto la stazione centrale. Con la vecchia metropolitana è poi arrivato a Fuorigrotta. Si può ipotizzare che D’Ambra stesse male a causa degli stupefacenti, di cui fa uso, e che avesse provato a farsi curare in un presidio sanitario lontano dal suo Comune nella speranza di non essere riconosciuto. Elpidio D’Ambra, che ha 31 anni ed è conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato preso in consegna dai carabinieri, cui sono delegate le indagini Ed è stato interrogato dal pubblico ministero.
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