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18 Marzo 2021 - 08:37
Da anni terrorizzavano gli automobilisti di passaggio tra corso Inghilterra, corso Vittorio Emanuele II e corso Castelfidardo. Dividendosi i semafori e lavando (o sporcando) tutti i parabrezza delle auto di passaggio. Chiedendo sempre un obolo in cambio, con le buone o con le cattive. Così ci è voluto un massiccio intervento da parte della polizia municipale per mettere fine al regno di terrore di quindici lavavetri molesti di origine romena. Tanti quelli identificati dai vigili nel giardino Artiglieri di Montagna, dietro il terminal degli autobus in corso Vittorio Emanuele, di fronte al Palazzo di Giustizia. Lì gli abusivi erano soliti accamparsi la notte anche con tende da campeggio e materassi.
Gli agenti hanno monitorato la situazione e sono intervenuti gradualmente nella zona del tribunale di corso Vittorio Emanuele II e sull’asse di corso Regina Margherita, in particolare all’angolo con corso Tassoni (dove pochi giorni fa il nostro quotidiano aveva pubblicato una denuncia). Fattore, per altro, segnalato dai residenti dei due quartieri interessati: Cit Turin e San Donato. Ma non solo. A far scattare il blitz sono state anche le segnalazioni di denunce e molestie. Soprattutto da parte di alcuni automobilisti, minacciati dai lavavetri ogni volta che si rifiutavano di dar loro del denaro. La polizia municipale ha sequestrato 56 spazzole utilizzate per il lavaggio, mentre tra gli identificati figura un 30enne pregiudicato, con precedenti per rapina e violenza sessuale. L’uomo è stato portato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio. Per un altro romeno, suo coetaneo, è scattato l’ordine di espulsione per tentata estorsione, furto e ricettazione: dovrà lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni. L’area scelta per il bivacco è stata, infine, ripulita dal personale dell’Amiat.
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