«Dove sono? Dove sono i miei genitori. Dov’è mamma?». Eitan Moshe Biran, cinque anni, unico sopravvissuto alla strage di Stresa , si è risvegliato dal coma. E alla zia Aya, sempre accanto a lui nel reparto di Rianimazione al terso piano dell’Infantile, ha chiesto dove si trova. «Ho male alla gola», le prime parole. Poi uno sguardo ad Aya: «Ciao zia». La prognosi rimane ancora riservata, ma il bimbo è sveglio e cosciente e monitorato da un’ equipe di psicologici. Nel crollo della cabina della funivia Stresa-Alpino Mottarone sono morti il papà Amit, la mamma Tal, il fratellino Tom e i bisnonni Itshak e Barbara.
Eitan, ricoverato al Regina Margherita da domenica, aveva riaperto gli occhi giovedì. Poi ha cominciato a guardarsi intorno, ha mosso la testa con fatica e ha incrociato lo sguardo commosso della sorella di papà Amit. Nella stanza al terzo piano l’emozione è stata fortissima quando il piccolo ha sussurrato all’orecchio di Aya, china sul suo letto: «Ciao zia». E poi ha chiesto ancora: «Che ci stiamo a fare qui?». Frasi che confermano che il bimbo è vigile e orientato. E inducono a un cauto ottimismo anche se la prognosi non è stata ancora sciolta. Tra le prime cose, ha chiesto dei genitori. Ma non è ancora arrivato il momento di dire a Eitan che mamma, papà, il fratellino Tom e i bisnonni sono morti nel crollo della cabina della funivia Stresa-Mottarone.
Bisognerà procedere in modo graduale. I medici non sanno ancora quali ricordi abbia dell’incidente e per il momento, con l’aiuto di un’equipe di psicologi, si sono limitati a informazioni semplici, facilmente comprensibili. Gli hanno spiegato, ad esempio, che ieri era venerdì, che si trova in ospedale e che ha dormito per diversi giorni. Intanto, prosegue la gara di solidarietà per il piccolo, cui sono stati destinati i premi della diciannovesima tappa del Giro d’Italia. La cifra complessiva che verrà devoluta è di poco inferiore ai 40mila euro e andrà a ad aggiungersi a quanto hanno voluto donare tanti semplici cittadini.
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Intanto, per una volta, il mondo politico si unisce in una richiesta unanime: conferire al papà di Eitan la medaglia al Valor Civile per averlo salvato abbracciandolo. «Ci sono momenti - ha detto l’ex presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici - in cui il “cuore oltrepassa l’ostacolo” ed unisce le forze politiche di ogni schieramento. Dopo aver avuto il loro permesso , ringrazio i leader Matteo Salvini, Antonio Tajani, Enrico Letta, Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Nicola Fratoianni per avere condiviso l’idea di chiedere al presidente del Consiglio Mario Draghi di conferire la Medaglia».
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