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Pestato alla Festa dell’Uva, il 26enne è uscito dal coma

festa uva caluso

È uscito dal coma Edoardo Signorino, il 26enne pestato a sangue in una rissa durante la Festa dell’Uva di Caluso. Il giovane, ricoverato all’ospedale di Chivasso, è stato svegliato dai medici che lo tenevano in coma farmacologico per ridurre al minimo i danni provocati dal trauma cranico riportato sabato notte ma le sue condizioni restano comunque gravi. Al momento quindi, non ha potuto fornire la propria versione dei fatti ai carabinieri della compagnia di Chivasso, impegnati a ricostruire quanto accaduto quella notte. I militari sono comunque a buon punto: già nelle ore immediatamente successive alla rissa, hanno individuato e denunciato gli 8 giovani - di età compresa tra i 20 e i 27 anni - che vi hanno preso parte. Resta però da chiarire chi tra di loro ha sferrato il colpo che ha mandato in ospedale il 26enne.

Proprio per questo motivo assume un’importanza fondamentale la testimonianza della vittima. Lui stesso infatti potrebbe indicare ai carabinieri chi lo ha colpito e anche spiegare l’esatta dinamica dell’aggressione. Nei prossimi giorni, se le sue condizioni di salute dovessero migliorare, il ragazzo sarà ascoltato dal sostituto procuratore di Ivrea, Daniele Iavarone. Procura e carabinieri vogliono chiarire cosa è successo prima e durante la rissa, scoppiata tra due gruppi di ragazzi: uno proveniente da Nichelino e uno composto da Canavesani, tra cui il 26enne che ha avuto la peggio. Per ora sembra sicuro che l’alcol abbia fatto la sua parte: la Festa celebra infatti l’Erbaluice, vino tipico della zona, e le occasioni per gli “assaggi” non mancano. Proprio per questo, all’origine della rissa ci potrebbe essere anche solo un piccolo screzio, come uno sguardo o una parola di troppo. Dalle testimonianze raccolte, pare che ci sia stato un primo scontro, poi un inseguimento tra le vie del paese e infine il tentativo di Signorino di riportare la calma. Per tutta risposta, sarebbero partite le botte che l’hanno spinto contro il muro. Il giovane potrebbe aver battuto la testa proprio in questo frangente o cadendo subito dopo mentre sembra ormai esclusa l’ipotesi che sia stato colpito anche mentre era a terra inerme. Anche questo è comunque un aspetto che potrà chiarire solo lui, anche perché le telecamere di videosorveglianza hanno permesso ai militari di risalire all’identità dei componenti dei due gruppi ma nessuna era puntata sul luogo della rissa. E quindi del pestaggio vero e proprio non ci sono immagini.

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