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Addio “Signora delle bambole”: da tutta Europa per ammirarle

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Il sorriso di Rosanna Scavino Riccardi era illuminante. Elegante, gentile nei modi, generosa, era la madrina della Pro loco di Rivarolo, l’associazione che il marito, Battistino Riccardi, aveva guidato a lungo. Alla sua morte, anche per perpetuarne la memoria, il legame col sodalizio era diventato ancora più stretto. Lo sconfinato archivio fotografico del coniuge l’aveva messo a disposizione della Pro loco che grazie a questo prezioso materiale aveva allestito mostre e pubblicato libri. Rosanna Scavino Riccardi è passata a miglior vita a 90 anni e ieri, tra due ali di folla, sono stati celebrati i funerali. Lutto a Rivarolo, ma anche a Trausella, in Valchiusella, dove la donna, nel giardino della sua abitazione di campagna, custodiva la famosa “casa delle bambole”, che lei ampliava e rinnovava continuamente, meta, soprattutto d’estate, di numerosissimi visitatori. Venivano da ogni parte d’Italia e d’Europa, per entrare in questo mondo di fiaba che Rosanna Scavino Riccardi aveva allestito, negli anni, curando ogni particolare, ogni dettaglio. Ago e filo, stoffa, colla, forbici, tutto ciò che serviva per dare alle bambole la fisionomia desiderata. Un impegno non indifferente perché il risultato doveva essere all’altezza delle sue aspettative. Centinaia e centinaia i pezzi e per ogni gruppo di bambole, l’ambientazione adatta, come nel caso dei nobili Francesetti, i signori del castello Malgrà di RivaroloChiunque bussasse alla sua porta per una visita era ben accolto e non mancavano mai una tazza di caffè e qualche pasticcino, all’insegna della calda ospitalità di cui era capace. Di recente Rosanna Scavino Riccardi era stata ricevuta anche dal Presidente Sergio Mattarella a cui aveva fatto dono di un esclusivo album fotografico delle su bambole.
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