L’edicola aperta da 130 anni: «Resistiamo anche alla crisi»

A Borgo Vittoria è una vera e propria istituzione, un punto di riferimento che tutti ricordano da sempre. Stiamo parlando dell’Edicola del Borgo di via chiesa della Salute 10 f aperta da ben 130 anni mal contati. Sì, perché l’atto di vendita alla famiglia che oggi continua a essere proprietaria dei muri risale al 1935. «Ma all’epoca era già un’edicola da parecchi anni, è nata con il quartiere - spiega Marina Cavallo, appartenente alla terza generazione di edicolanti -, i miei nonni Massimo e Onorina Barletta, con mia mamma Luigina, l’avevano comprata per 25mila lire, ci hanno lavorato intere famiglie, e oggi, nonostante la crisi, è ancora aperta».

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Tante le storie tramandate di generazione in generazione. «Sul retro del negozio affacciato su via del Ridotto c’era la cucina e la camera da letto dove giocavo da bambina. Sempre lì mio nonno Massimo accoglieva spesso i partigiani - ricorda Marina -. Per questo motivo l’edicola è stata bruciata due volte, e mio nonno si è rifugiato nel Monferrato».

Dal 1959 fino al 1985 alla guida del negozio sono subentrati la zia Libera e il marito Aldo, e poi Marina ha portato avanti la tradizione di famiglia fino al 2006.

«Si apriva alle 4 di mattina e si andava avanti fino alle 19.30 di sera, era un lavoro molto più duro rispetto a oggi ma dava da mangiare a tutti».

Marina ha poi venduto la licenza non prima di aver risistemato il negozio proprio durante il Capodanno di 15 anni fa. Oggi l’edicolante è Giovanni Scolaro che ha fatto restaurare la targa originale degli anni Cinquanta. «I tempi sono cambiati ma non lo spirito - spiega Giovanni -. L’Edicola del Borgo continua a essere un punto di riferimento per il quartiere nonostante la crisi che attanaglia l’editoria e la concorrenza del web».