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Un sit-in contro il supermercato: già raccolte oltre 11mila firme

EsseNon

Un grosso striscione è stato attaccato agli alberi del giardino da salvare. Mentre le firme hanno già superato quota 11mila. Sabato prossimo, 15 gennaio, i torinesi contrari al progetto di Esselunga nell’area ex Westinghouse scenderanno in strada per protestare contro l’arrivo del supermercato nel giardino Artiglieri di montagna tra via Borsellino, l’impianto sportivo Cit Turin e corso Vittorio.

Una battaglia che prosegue dopo l’assemblea pubblica e la raccolta firme che, iniziata in autunno, ha già permesso di superare quota 11mila sottoscrizioni: alle 3252 firme cartacee si aggiungono infatti le 8054 della piattaforma online Change.org. «Una delle ultime aree verdi del quartiere scomparirà - dicono i membri di EsseNon, promotori del sit-in del 15 gennaio e autori dello striscione al giardino - e saranno abbattuti diversi alberi ad alto fusto. Il quartiere non ha bisogno di nuove colate di cemento per far posto a supermercati e centri congressi, ma di spazi di aggregazione». Sì perché oltre al supermercato Esselunga, all’ex Westinghouse sorgeranno anche il centro congressi e l’albergo. Un intervento complessivo per circa 40mila metri quadri, che rischia di far sparire non solo il giardino Artiglieri di montagna, ma anche i campetti all’aperto della bocciofila di zona e Comala.

In particolare, la strada riservata ai camion di Esselunga è prevista proprio dove c’è il giardino dell’associazione Comala, sede di concerti, proiezioni e anche di un’aula studio all’aperto. Quest’ultima, ha riaperto ieri dopo la pausa natalizia con dei tendoni riscaldati per permettere lo studio ora che è inverno. «Quel progetto va assolutamente rivisto - afferma Andrea Pino, presidente di Comala -. Sarò presente al sit-in del 15 gennaio, ma credo che saremo in tanti, perché tante sono le realtà che rischiano di essere danneggiate».

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