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Quei cantieri abbandonati da 10 anni: «Almeno riaprite la vecchia anagrafe»

cantieri pozzo strada

Il vero tallone d’Achille del quartiere Pozzo Strada è la chiusura dell’anagrafe di via De Sanctis. Chiusa, con largo anticipo, dal 15 novembre 2018 a causa della mancanza del personale necessario l’anagrafe non ha mai più riaperto. Motivo della chiusura fu il pensionamento di una delle impiegate. Una circostanza, a dire il vero, già messa in preventivo, ma che purtroppo non ha permesso ai dipendenti rimanenti di mantenere aperto l’ufficio. Che oggi rimane ancora in bilico, come molte sedi decentrate, nonostante le pressioni delle Circoscrizioni,

Difficile non citare anche l’ex centro d’incontro di via Vipacco, devastato da un incendio ormai 12 anni fa. Il comitato spontaneo Q13 si è battuto a lungo per chiederne la riapertura, organizzando persino un’ironica festa di compleanno. «Siamo contenti dell’arrivo dei fondi del Pnnr per la Carluccio - spiega la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise -, ma sarebbe anche opportuno studiare un piano per rilanciare l’area Vipacco. Contando che nel rione non ci sono punti di aggregazione». E passiamo alle aree verdi.

Partendo dal giardino incompleto, che da 11 anni aspetta di essere terminato. L’area verde di zona Pozzo Strada, tra le vie Chambery, Cirenaica e Col di Lana, intitolata alle vittime del femminicidio, di fatto non ha mai visto la conclusione dei lavori. Realizzata nel 2011 a scomputo di oneri di urbanizzazione per la costruzione di un palazzo nella via Chambery, ha avuto una storia travagliata. L’impresa costruttrice, infatti, era andata in fallimento e il giardino, una volta aperto dopo tanta fatica, si presentava ancora come area di cantiere. Mancavano infatti diverse opere, come gli attrezzi ginnici e le coperture. Nel 2015, il Comune aveva riscattato la polizza fideiussoria, per un importo di 91mila euro, e avrebbe dovuto fare il bando per completare finalmente il giardino. Ma ad oggi non è stato fatto nulla.

Altro nodo è quello del cantiere abbandonato tra le vie Asiago, Chambery e Col di Lana, che doveva essere completato nel 2013. Recentemente la municipale è intervenuta perché l’area attorno non è più sicura e la recinzione stava sporgendo in maniera pericolosa. «Situazioni - racconta il consigliere di Fdi della 3, Stefano Bolognesi -, vergognose e che si sono incancrenite nel tempo». Un ultimo problema è quello delle prostitute dell’Est, che di sera prendono possesso dell’intera via De Sanctis.

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