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Sei coltellate all’amico e fugge in monopattino: inseguito e catturato

Carabinieri
L’hanno fermato mentre cercava di fuggire a bordo di un monopattino elettrico e a petto nudo dopo aver ferito un uomo. È così che i carabinieri di Settimo sono riusciti a intercettare Paolo Lupano, ritenuto il responsabile dell’accoltellamento avvenuto nel quartiere Borgo Nuovo nella prima serata di giovedì 16. È lui - classe 1959, residente a Settimo e pregiudicato -, secondo gli inquirenti l’uomo che ha inferto sei colpi di taglierino (con una lama lunga circa 20 centimetri) a un altro settimese, anche lui con precedenti penali.

Quando i militari l’hanno fermato, Lupano aveva ancora la maglietta sporca di sangue nascosta nel marsupio mentre con il monopattino cercava di darsela a gambe e sfuggire alla cattura. Adesso è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e della Procura della Repubblica di Ivrea che lo accusa di tentato omicidio. Sei, in tutto, i fendenti che Lupano ha sferrato ai danni del suo contendente. Gli elementi a disposizione non sono molti. Ed è per questo che gli inquirenti cercano di scoprire se tra l’aggressore e la vittima, un uomo di 56 anni, ci siano stati già precedenti attriti.

I colpi sono stati efferati e violenti. Inferti al volto, al collo, al fianco e al torace. Una scena violentissima che si è consumata sotto gli occhi dei passanti tra via Fantina e via Monte Nero. Ferite non gravi che, secondo le ricostruzioni, hanno permesso alla vittima di riuscire ancora a spostarsi lungo via Fantina sulle sue gambe per chiedere aiuto ai carabinieri impegnati poco distante. Sono stati proprio gli uomini dell’Arma i primi a soccorrere la vittima e allertare i soccorsi sanitari che sono intervenuti sul posto. Mentre i tanti passanti che uscivano dal centro commerciale Coop di via Fantina assistevano alla scena senza poter far altro che allertare il 112.

Il ferito è stato prontamente trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove non versa in pericolo di vita. La lama del taglierino che l’ha colpito, per fortuna, non ha leso organi vitali. I carabinieri della Tenenza di Settimo sono al lavoro per ricostruire la dinamica della vicenda e per capire se regga la prima indiscrezione sul movente dell’aggressione, ovvero un debito non ancora saldato. Al vaglio ci sono anche le immagini delle telecamere della videosorveglianza della zona, dal momento che a pochi metri del teatro della vicenda si trovano un ufficio postale e un centro commerciale.

«Siamo sconvolti - spiega una residente di via Fantina - . Abbiamo sentito delle urla e abbiamo visto quest’uo mo correre tutto insanguinato. Per fortuna non c’è scappato il morto, ma per questo quartiere bisogna necessariamente intervenire». Anche perché - secondo quanto emerge - i due protagonisti della vicenda sono soliti ritrovarsi nel parchetto di via Monte Nero, già al centro di polemiche per le condizioni di scarsa vivibilità a causa di personaggi di “dubbia provenienza”.
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