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Rinasce l’ex convento: con il Pnrr diventerà casa delle associazioni

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Pino è pronta a dare un nuovo volto alla sede delle associazioni: il recupero dell’ex Cottolengo di via Martini, ristrutturato solo in parte tra 2009 e 2010, sarà completato grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Arriveranno 2,1 milioni, cui il comune aggiungerà 300.000 euro: serviranno per riqualificare l’edificio e creare spazi in più per le associazioni, oltre a un’area coworking. L’intervento è rientrato fra quelli finanziati dal Pnrr attraverso il coordinamento della Città metropolitana, che ha permesso di “spargere” 120 milioni fra i comuni della provincia. Il progetto pinese prevede di ristrutturare la sede delle associazioni, realizzata nell’ex convento che svetta dal punto più alto del paese (accanto alla parrocchia di Sant’Andrea Corsini): gestito dai carmelitani fino al 1880, è stato poi affidato alle suore del Cottolengo. Ma, dagli anni ’70, è rimasto vuoto fino a quando il comune lo ha affidato a sci club, Cai, Vivere, pro loco, banda Filarmonica e al gruppo di danza Sunrise. Ora si punta a rifare tutti gli impianti e recuperare il piano terreno sotto la Comunità Sirio, che accoglie disabili gravi. Si tratta di uno stabile collegato alla parrocchia accanto: l’idea è destinare quegli spazi al coworking, attraverso la gestione delle associazioni presenti. Le quali, durante il cantiere, dovranno andarsene: «Dobbiamo ancora capire come e dove spostarle - ammette l’assessore all’urbanistica, Marcello Concas - Ora l’importante è completare la riqualificazione di un edificio monumentale che finora è stato utilizzato nelle condizioni originarie».

Il primo obiettivo è rifare tetto, pavimenti e impianti del primo piano. Poi si procederà con la coibentazione generale che consentirà un forte risparmio energetico: si punta a guadagnare due classi energetiche e risolvere i problemi di infiltrazioni e umidità. La ristrutturazione esterna renderà fruibile anche il cortile, che oggi è utilizzato soltanto come spazio di passaggio: diventerà un’area comune che le associazioni potranno autogestire attraverso un calendario condiviso. Ma il comune valuterà anche accordi ulteriori con i volontari, come già avviene nell’altra sede associativa, Villa Grazia.

Questo intervento sarà il primo dei due lotti previsti dal progetto comunale, di cui c’è un primo studio di fattibilità: il secondo lotto riguarda il recupero del rustico che fa parte del complesso, anche se è uno stabile separato e si trova tra il cortile e il parcheggio. Verrà recuperato successivamente, nella speranza di reperire altri fondi in futuro. Intanto ci si concentra su questo intervento: «Ci affideremo alla Città metropolitana per il bando della progettazione e dei lavori - guarda avanti l’assessore - In questo periodo stiamo avendo riunioni continue per portare avanti l’opera, anche perché il tempo stringe: il termine per l’avvio del cantiere è il 30 luglio 2023, uguale per tutti i comuni».

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