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Discariche, orti abusivi e l’allarme vandalismi: i drammi dell’Arrivore

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Abbandono di rifiuti, atti vandalici, un lago inquinato e orti abusivi vicino alla sponda del fiume. Se parliamo di parco Arrivore non possiamo non citare tutti i problemi segnalati negli anni dai cittadini. Criticità mai risolte, se si escludono gli interventi dei volontari. Solo a marzo, per fare un esempio, Plastic Free era intervenuta portando via tonnellate di immondizia.

LE DISCARICHE Macerie edili, pneumatici, avanzi di cibo. E come se tutto questo non bastasse il parco viene anche utilizzato d’estate per fare i barbecue. «Un problema in più - spiega la coordinatrice all’Ambiente della Circoscrizione 6, Giulia Zaccaro -, considerando lo stato dell’erba. Più volte abbiamo avvisato la cittadinanza del rischio di incendi ma non siamo mai stati ascoltati». Sbiaditi anche tutti i cartelli, per non parlare dell’illuminazione e della solita nota dolente degli atti vandalici che ha già interessato cestini e attrezzature ludiche. «Per questo abbiamo chiesto alla Città un tavolo di lavoro per affrontare tutte le criticità» conclude Zaccaro. L’ultimo mal di pancia, in ordine di tempo, è rappresentato dall’abbandono degli animali nel laghetto. Per lo più tartarughe. Un fenomeno diffuso in città anche in altri parchi: alla Pellerina e in piazza D’Armi.

L'AREA GIOCHI EXTRA LUSSO L’Arrivore con i suoi orti, la sua area giochi e l’area cani rappresenta sicuramente uno dei punti più interessanti del quartiere. Inaugurato il 7 ottobre 2009 dal Settore Grandi Opere del Verde Pubblico, si trova sulla sponda destra del torrente Stura. Bonificato dopo una precedente occupazione nomade, ospita vicino a strada Settimo un’area giochi costata la bellezza di 619mila euro. Un paradiso di 580mila metri quadrati dove spiccano - tra le altre cose - una pista ciclo-pedonale, una zona umida a salguardia dell’avi-fauna e della bio-diversità, piante autoctone. Tutto vanificato dalla poca informazione: a parte i residenti è difficile vedere altri cittadini a spasso per questo enorme polmone verde.
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