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La tragedia
16 Giugno 2023 - 22:00
Mattia Casazzo, il 22enne travolto e ucciso ieri sera
«Ho ucciso un mio amico, adesso voglio morire anch’io». Lo ripete dalle 23 di giovedì notte Andrea Boggia, 24enne operaio di Pinerolo. Cioè da quando si è accorto di aver travolto Mattia Casazzo, 22enne di Volvera che da poche settimane si era trasferito a Frossasco con la famiglia. Casazzo, anche lui operaio, stava attraversando la strada: è stato colpito dalla Bmw 120D, è stato sbalzato a 40 metri di distanza ed è morto sul colpo.
A quanto pare il 22enne si trovava sulle strisce pedonali all’incrocio tra strada Orbassano (la provinciale 139), via Bruino e via Spirito Santo: «Renderemo interrogatorio sulla dinamica, per ora mi riservo» frena l’avvocato Natascia Taormina, che assiste Boggia.
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Il sorpasso e la fuga
Secondo le prime ricostruzioni, la Bmw bianca viaggiava in direzione del centro e non è escluso che abbia fatto un sorpasso azzardato: secondo alcuni testimoni, avrebbe superato una Dacia Duster che si era fermata per fare passare i pedoni. Di certo l’auto ha colpito Casazzo e la fidanzata Ramona Brancale, 18enne residente a Volvera. La ragazza se l’è cavata con una frattura alla spalla destra ed è stata trasportata all’ospedale San Luigi di Orbassano con l’ambulanza della Croce verde di Pinerolo. Poi, quando è stata dimessa, è tornata sul luogo dell’incidente per lasciare un ricordo di Mattia: “Amore mio, sarai sempre con me” si legge nel biglietto posato sulle transenne a bordo strada, dove sono spuntati anche altri ricordi e moltissimi mazzi di fiori.
Dopo l’impatto, la Bmw si è allontanata ma poco dopo il conducente è tornato sul posto a piedi ammettendo le proprie responsabilità: «Si è reso conto di aver ucciso una persona ed è totalmente sotto shock - riporta ancora l’avvocato Taormina - E’ disperato per il dolore che stanno provando familiari e amici di Mattia».
Giovedì sera è stato portato in caserma dai carabinieri della stazione di None e del nucleo radiomobile della compagnia di Pinerolo, che lo hanno sottoposto ai test per la presenza di alcol e droga nel sangue: hanno dato entrambi esito positivo, con un tasso alcolemico di 1,5 grammi di alcol per litro di sangue. Per questo motivo il 24enne è stato arrestato per omicidio stradale: «Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. E segnalo che non è un pregiudicato: ha avuto dei problemi in passato ma é stato assolto nel 2016». Ieri è stato trasportato in carcere a Torino. Qui, nel pomeriggio, ha incontrato la sua legale: «E’ stato un colloquio straziante, è sotto shock e sorvegliato a vista. Sta vivendo una tragedia anche lui, che si aggiunge alle difficoltà che ha già avuto in passato. I genitori hanno avuto problemi di salute ed è dovuto crescere in fretta. Ora piange e dice “Voglio morire, ho ucciso un amico”. Sono vicina al dolore di queste famiglie».
Insieme in campo
Vittima e assassino si conoscevano bene: «Avevano giocato a pallone insieme a Volvera e a calcetto» riporta Taormina. Infatti uno dei primi ricordi di Casazzo, sui social, è arrivato dall’Atletico Volvera, dove il 22enne ha giocato a calcio: “Ci stringiamo al dolore della famiglia, degli amici e di tutta la comunità volverese. Ciao Mattia”.
L’Atletico ha deciso che scenderà in campo con il lutto al braccio alla prossima partita: «Domenica lo ricorderemo con striscione e palloncini», annuncia Andrea Nava, consigliere comunale e direttore sportivo del Volvera. Cordoglio anche da parte del sindaco di Volvera, Ivan Marusich. Casazzo, tifosissimo della Juve, da qualche settimana lavorava come operaio in una ditta specializzata nella costruzione di parte meccaniche nel settore automotive, alla RgTech di Bruino. Anche Boggia è un operaio e si occupa di sospensioni per auto.
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