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DOPO LA CHIUSURA DEI TUNNEL PER LA FRANCIA
02 Settembre 2023 - 17:23
Una delle foto diffuse dal sindaco per mostrare la situazione a Borgofranco d'Ivrea
«Forse tutti se lo sono dimenticati, ma Borgofranco e Baio non possono far transitare i Tir di 44 tonnellate sul loro territorio». Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, le chiusure, programmate o impreviste, dei tunnel del Frejus e del Monte Bianco hanno mandato in tilt - e rischiano di farlo per molto tempo ancora - anche la viabilità sulle strade “ordinarie” di Ivrea, invase da decine di camion in cerca di un modo per arrivare in Francia. Ma ancor peggiore è la situazione di Borgofranco d'Ivrea, paesino più piccolo e per questo ancor più impreparato a reggere l’assalto dei bisonti della strada.
A lanciare l’allarme, mostrando tanto di foto che spiegano meglio di ogni altra parola cosa è successo nei giorni scorsi, è stato direttamente il sindaco, Fausto Francisca. «Il passaggio di Tir di tale tonnellaggio causa danni a fognature e sottoservizi lungo le strade di transito e mettono in pericolo tutti. Perché nessuno blocca i Tir sull’autostrada? Perché transitano Tir che trasportano gas liquido all’interno degli abitati?».
La richiesta del primo cittadino è chiara, anche perché quella di questi giorni - con l’imminente chiusura del Monte Bianco - rischia di diventare non più l’eccezionalità ma la normalità. «Anas, concessionari di autostrada, Regione, Provincia e Comuni debbono trovare insieme una soluzione. Se le risorse non ci sono si debbono trovare con il Pnrr» anche perché «non bastano i piani di protezione civile per i disagi alla gente ed al territorio che già debbono subire il disagio dei passaggi a livello che rimangono chiusi per tempi eterni. Se si aggiungono i danni dei Tir che percorrono strade inadeguate, allora manca la volontà politica di trovare una soluzione».
Francisca ha già anche pronta una possibile soluzione: «Da anni si chiedono le liberalizzazione dei tratti autostradali tra Albiano, Scarmagno e Quincinetto con ingressi a San Bernardo e Baio Dora, in modo da utilizzare senza costi il tratto autostradale attuale come tangenziale di Ivrea. Troppo semplice? A nord di San Germano, dalla statale 26 partirebbe un nuovo tratto lungo il canale scolmatore di Rio San Germano, per raggiungere, dopo un sovrappasso sulla ferrovia, Campagnola ad ovest e di lì, passando dietro Montebuono, raggiungere tramite provinciale la circonvallazione di Baio, per immettersi in autostrada utilizzando le rotonde attuali. Ma è troppo semplice e forse troppo poco costoso».
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