«La visita? Torni fra un anno». E anche l'assessore perde il controllo

Prenotazione il 4 settembre 2023, visita ed esami il 2 settembre 2024: un anno esatto. Una beffa per qualunque paziente, che raddoppia per un assessore comunale che si occupa (anche) di sanità. E che pochi giorni prima aveva incontrato i vertici dell’Asl, ricevendo rassicurazioni sulla riduzione delle liste d’attesa.

«Invece il problema è grave e io lo sto toccando con mano - si sfoga Raffaela Virelli, assessore alle politiche sociali di Chieri, che ha voluto rendere pubblico il suo caso su Facebook. Dove ha pubblicato una foto della data della prenotazione.

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«La visita è per mio marito, che ha 85 anni e ha bisogno di fare quelle visite col servizio pubblico - entra nel merito Virelli - Servono per ottenere delle agevolazioni cui abbiamo diritto». Ma, se non troverà una soluzione alternativa, il marito dell'assessore dovrà aspettare fino all'anno prossimo.

Non è mica l'unica difficoltà in cui si sta trovando la coppia di Chieri, entrambi molto conosciuti: Virelli ha lavorato per anni come funzionaria dell'ufficio Politiche sociali e poi ci è tornata come assessore dopo la pensione; il marito, Nicola Mercurio, è stato assessore e presidente del Consiglio comunale.

Prosegue l'ex impiegata: «Per una risonanza magnetica stavo impazzendo, alla fine l’ho trovata il 17 novembre a Casale Monferrato. A me hanno prescritto una visita ortopedica ma non mi hanno neanche dato l’appuntamento: capisco che la situazione sia complicata perché mancano i medici ma sarebbe ora che lo Stato si ponesse il problema seriamente».

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