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Il caso

Il Consiglio dice no al progetto della maxi porcilaia da 8mila maiali

Maggioranza spaccata. La votazione si chiude in pareggio, respinta la delibera

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Tiene banco il caso della maxi porcilaia

Il Consiglio comunale di Poirino blocca il progetto della maxi porcilaia in località Ternavasso e apre un caso politico. A sei mesi dalle elezioni, la sindaca Angelita Mollo non ha più la maggioranza e rischia di non avere i voti per approvare documenti cruciali per il paese. Anche la delibera in discussione l’altra sera era uno di questi. Titolo: “Presa d’atto della nuova perimetrazione E3 del centro aziendale di Cascina Bonavalle”. Sostanza: l’imprenditore Angelo Marchisone vuole costruire un allevamento da oltre 8.000 maiali in un terreno tra Poirino e Carmagnola.

Dopo aver ritirato una prima versione del progetto, ne ha presentata una seconda, che non ha scalfito il disappunto dei tanti preoccupati per l’impatto dell’allevamento. Oggi, il piano regolatore identifica quella porzione di campagna come terreno E2 (area agricola di tutela paesaggistica). Per costruire la porcilaia, deve diventare E3 (area agricola normale). Ecco l’importanza della delibera che Mollo chiede ai consiglieri di approvare. «È solo un documento tecnico - presenta -. Nel nostro territorio, abbiamo già diversi grossi allevamenti. Non vogliamo ledere i diritti di nessuno».

In Consiglio la discussione è accesa. Per la Giunta poirinese è un periodo caldo. Mollo ha da poco licenziato due ex assessori (Nicholas Padalino e Antonio Curiale), sospettati di aver tramato alle sue spalle in vista delle prossime elezioni. Anche il capogruppo della sua lista civica Demetrio Meduri si è dimesso di recente.

Altro colpo di scena: partecipa alla seduta del Consiglio comunale Giovanni Nigro, assente da più di quattro anni. Vota contrario alla delibera, insieme agli altri quattro consiglieri di minoranza e tre consiglieri che sostenevano la sindaca: il dimissionario Meduri, il licenziato Padalino (assente Curiale) e Ugo Fiorucci.

La votazione si chiude in pareggio (8 favorevoli, 8 contrari) e la delibera viene respinta, con gli applausi della componente locale di Italia Viva. Per ora, il progetto della porcilaia è bloccato. Intanto, Mollo dovrà fare attenzione ai numeri in Consiglio, per arrivare alla fine del suo secondo mandato (giugno 2024) senza altri intoppi.

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