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IVREA
16 Marzo 2024 - 17:02
Il velox tagliato in due
Gli autovelox di Ivrea, "assassinati" un mese fa, sono di nuovo in funzione. Questi “guardiani” della sicurezza stradale, che erano stati vandalizzati il 16 febbraio, sono ora dotati di un sistema di allarme e videosorveglianza per impedire futuri attacchi.
"I pali sono infatti più robusti", ha spiegato il comandante della Polizia Municipale, Paolo Molinario. Questo non è l'unico miglioramento: i dispositivi sono ora protetti da un sistema di videosorveglianza e allarme, che dovrebbe scoraggiare futuri tentativi di vandalismo. Un passo avanti significativo, considerando che l'attacco precedente era stato eseguito, presumibilmente, con un flessibile, e che il danno era stato stimato in circa 50.000 euro. Gli autovelox di Ivrea non sono stati gli unici ad essere stati neutralizzati. Vi è stato un vasto “movimento” di pseudo Robin Hood ,nato in Veneto, che si è espanso in molte altre zone del nord Italia. Le loro iniziative di attacco agli autovelox per renderli inoffensivi sono state amplificate con la pubblicazione sui social di foto e filmati delle loro azioni,contagiando anche,per un effetto emulativo, qualche testa calda eporediese. Il vandalismo degli autovelox sembra essere una moda che si è diffusa a macchia di leopardo nell'ultimo anno. Gli autovelox non godono in genere dell’approvazione degli utenti della strada. Per molti sono solo strumenti per fare cassa, un’altra gabella da pagare alle amministrazioni comunali sempre alla ricerca di nuovi introiti e quindi pronte a finanziarsi anche con le multe. Difatti i proventi delle multe ben di rado vengono utilizzati dai comuni per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale, servono più spesso a tappare buchi di bilancio. Gli autovelox sono ben visibili e segnalati da lontano, il loro scopo principale è moderare la velocità e prevenire incidenti mortali. "Pensavo che qui a Ivrea queste cose non succedessero", ha detto un sconsolato Molinario, riflettendo sulla distruzione dei dispositivi.
Nel 2022, quasi la metà dei verbali del Comune di Ivrea erano ascrivibili a quegli autovelox, con 10.500 verbali per eccesso di velocità. Altri 5.600 provenivano da parcheggi a pagamento non pagati e 2.000 da mancate comunicazioni dei dati del conducente per evitare il taglio dei punti. In totale, le multe del 2022 hanno portato alle casse comunali circa due milioni di euro, di cui un milione proveniente dagli autovelox.
Gli autovelox, ora più protetti, torneranno in funzione nella prossima settimana, dopo una prova di 20-30 passaggi. Le indagini sull'abbattimento precedente sono ancora in corso.
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