L’erba alta invade parchi, giardini e anche le strade

Così alte da coprire persino i cartelli stradali. Anche Chieri fa i conti con le erbacce cresciute a dismisura. Invadono i marciapiedi anche in centro città, svettano lungo i fossati accanto alle vie di periferia e ingombrano le piste ciclabili. Un problema che, da diversi anni, si ripete a ogni estate e si acutizza nella seconda metà di agosto. «Anche io ho ricevuto segnalazioni di diversi cittadini infastiditi - ammette l’assessore all’ambiente Andrea Limone - La situazione è complessa. Ogni anno, tra parchi e bordi delle carreggiate di nostra competenza, spendiamo circa 450mila euro per la manutenzione del verde».

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Le piogge, però, sono sempre una variabile difficile da calcolare. Basta un acquazzone perché le gramigne crescano di decine di centimetri. I temporali delle ultime settimane, poi, hanno reso la situazione ancora più critica. «I tagli vengono eseguiti, ma programmarli è molto complesso per via del meteo. Anche stabilire di volta in volta le aree a cui dare la priorità di intervento non è semplice».

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L’anno prossimo, l’appalto del Comune per la manutenzione del verde andrà rinnovato. «Stiamo studiando soluzioni che diano al nostro ente e alla ditta che se ne occuperà più flessibilità negli interventi». Lo sfalcio, però, non è sempre di competenza del Municipio. La statale 10, per esempio, unisce Chieri a Riva ed è invasa da alte erbacce. Qui il responsabile del loro taglio è l’Anas. «Come da cronoprogramma, la ditta incaricata interverrà la prossima settimana. Il taglio precedente è stato eseguito a giugno. Le piogge, poi, hanno accelerato la crescita dell’erba».

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