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infestazione in provincia di Torino
22 Agosto 2024 - 12:30
Invasione di bruchi, ecco due foto scattate a Volvera e Airasca
Sembrano processionarie ma non lo sono. Per fortuna sono meno pericolose per persone e animali ma non le per le piante, che vengono letteralmente divorate. Stiamo parlando dei bruchi che, a migliaia, in questi giorni stanno invadendo alberate, strade, giardini e anche case di un'ampia zona della provincia di Torino: da Volvera a Vinovo, passando da None, Airasca e Frossasco. Ma è probabile che il fenomeno sia in realtà ancora più esteso.
A fare chiarezza di che insetti siano è stato proprio il Comune di Volvera, con un avviso pubblicato sul proprio sito: si tratta di Hyphantria cunea, nota anche come Ifantria americana per la sua origine, appunto, nordamericana. Un "lepidottero defogliatore polifago" che nello stadio larvale assomiglia molto alla processionaria del pino.
Proprio Volvera sembra essere stato uno dei primi comuni a essere colpito dall'infestazione, e anche ad agire di conseguenza: «Nei giorni scorsi - spiegano il sindaco Franco D'Onofrio e il vicesindaco Ivan Marusich - abbiamo già effettuato una prima disinfestazione che, se sarà il caso, sarà presto ripetuta». «E' il primo anno che ci troviamo di fronte a questo insetto» spiegano D'Onofrio e Marusich, sottolineando poi che il problema è che il Comune, da solo, non può effettuare interventi davvero risolutori: «Noi possiamo agire solo sugli spazi verdi pubblici, come le alberate. Ma ovviamente gli insetti si trovano anche negli spazi privati, in particolare nei giardini. E se i privati non disinfestano, noi non possiamo fare nulla». L'intervento è stato comunque deciso in virtù delle tante segnalazioni arrivate da mezza città, in particolare da via San Rocco, ma anche da via Garibaldi, via Risorgimento, via Merlo. «La presenza di bruchi nella nostra zona - spiegano da via San Rocco - è tale che invadono le abitazioni» e c'è chi denuncia addirittura una sorta di "pioggia dei bruchi": «Dagli alberi del viale me ne sono caduti 5 o 6 davanti e due nelle borse della spesa».
Come detto, i bruchi sono fastidiosi ma non pericolosi, se non per le piante stesse che vengono letteralmente divorate.
L'invasione è stata segnalata anche in altre zone d'Italia: «I forti attacchi di Ifantria - è la spiegazione che fornisce la scuola agraria del parco di Monza - sono probabilmente da ricondurre agli inverni caldi che hanno caratterizzato gli ultimi anni a causa del riscaldamento globale: il contenimento naturale della popolazione del lepidottero avviene infatti grazie alla sensibilità alla bassa umidità e alle basse temperature. Il freddo invernale è in grado, infatti, di eliminare le crisalidi non ben protette».
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