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Enrico, 40 anni in casa di riposo: «Ma io qui dentro sono felice»

Il record di un ospite festeggiato con torta e spumante: è in casa di riposo da quando aveva 42 anni

Enrico, 40 anni in casa di riposo: «Ma io qui dentro sono felice»

La cifra, 40, scritta con il cioccolato sulla torta con cui ha festeggiato insieme agli altri ospiti, non è l’età. Per Enrico Picollo, classe 1942, sono gli anni trascorsi alla casa di riposo di Riva presso Chieri, in via Vittorio Veneto. «Un record» garantiscono il presidente Giuseppe Audisio e il direttore Matteo Brusasco.

Il suo primo giorno nella struttura era stato l’1 ottobre 1984. Oggi, in paese, lo conoscono quasi tutti. «Anche se non sono mica nato a Riva - sottolinea - Mi è sempre piaciuto stare in compagnia. Chiacchierare, fare una passeggiata in centro. Così ho conosciuto tante persone. Io vado d’accordo con tutti, basta avere rispetto reciproco».

Picollo è nato a Castelnuovo Don Bosco, dove ha vissuto fino all’età di vent’anni. Figlio di Antonio e Caterina Negro, dava una mano nella gestione del bar ristorante di famiglia, in via Roma. «Quando mio papà è mancato, mamma ha ceduto l’attività e ha voluto spostarsi vicino ai suoi familiari, che lavoravano alla Martini e Rossi. Siamo andati a vivere in affitto a Pessione. Io, intanto, lavoravo a Chieri». Così fino al 1984, quando ha festeggiato i 42 anni. «Purtroppo, quell’anno, a marzo è mancata mamma - ricorda Picollo - Era il giorno di San Giuseppe. Io sono figlio unico e sono rimasto solo. C’erano i miei cugini, che ancora oggi mi seguono. Ma a ottobre sono arrivato qui, a Riva». Nel frattempo, è andato in pensione. «Gli altri ospiti della casa di riposo erano tutti più anziani. Per me, venire qui è stata la cosa migliore. Da solo avrei fatto difficoltà. Non sono bravo a cucinare, per esempio».

Cosa ha portato con sé? «Avevo una Mini Minor, ma l’ho venduta quasi subito. Non avevo tante cose. I mobili li ho dati via, alcuni erano vecchi. Ho tenuto tutti i miei vestiti e qualche oggetto a cui sono legato». Per esempio, le fotografie d’infanzia. Picollo le tiene sempre con sé, dentro al portafoglio. Ce n’è una che lo ritrae, piccolo, a Castelnuovo, con una chitarra in mano. Un’altra è del giorno della Prima Comunione.

Nei giorni scorsi, ha festeggiato i quarant’anni nella struttura con tutti gli ospiti e il personale. Il 19 novembre, poi, lo attende un’altra torta: quella di compleanno, l’82esimo. Cosa si augura per il futuro? «Io sono felice. Ho conosciuto tante persone nella mia vita. Voglio bene a tutti: gli operatori, chi vive a Riva, chi a Castelnuovo. Tutti gli anni torno a Castelnuovo almeno un giorno con i miei cugini. Qui a Riva sto bene, spero di andare avanti così».

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