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Il fatto

Rocciamelone: tre alpinisti salvati dai vigili del fuoco a 3.500 metri di quota

Nei guai anche una donna di 44 anni che aveva perso di vista il sentiero

elisoccorso

Fonte: Depositphotos

A oltre 3.500 metri di quota, tre alpinisti si sono trovati in difficoltà, senza l'abbigliamento adatto e con raffiche di vento che rendevano la situazione ancora più critica. Fortunatamente, l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato il peggio. E' accaduto sul Rocciamelone.

L'allarme 

Uno dei tre alpinisti aveva già lanciato l'allarme sabato pomeriggio, comprendendo la gravità della situazione. Decise saggiamente di trascorrere la notte all'interno del bivacco "Nostra Signora del Rocciamelone", un rifugio che spesso diventa un'ancora di salvezza per chi si trova in difficoltà in alta montagna. La mattina seguente, domenica, era prevista la discesa, ma nel frattempo un'altra richiesta di aiuto è giunta da due escursionisti che si trovavano in condizioni simili.

L'intervento

L'elicottero dei vigili del fuoco è entrato in azione subito. Grazie all'intervento coordinato, i tre alpinisti sono stati tratti in salvo senza ulteriori complicazioni. Non lontano dal Rocciamelone, un'altra escursionista ha vissuto momenti di paura sulle montagne di Balme. Nel tardo pomeriggio di venerdì, una donna di 44 anni ha smarrito il sentiero del ritorno dal Lago dell'Afframont, con l'oscurità che calava rapidamente. Anche in questo caso, la prontezza di spirito è stata determinante: la donna ha allertato i soccorsi utilizzando il suo telefonino, cercando di fornire indicazioni sulla sua posizione nella boscaglia.

L'elicottero Drago dei vigili del fuoco, insieme alle squadre dei distaccamenti di Lanzo, Mathi e dei Saf (Speleo Alpino Fluviale), ha scandagliato il versante montuoso, mentre una squadra del soccorso alpino di Balme ha raggiunto la donna, riportandola a valle in sicurezza




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