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pinerolo
08 Novembre 2024 - 19:00
Erano una settantina i dipendenti Acea Pinerolese Industriale che giovedì sera hanno “stretto d’assedio” il municipio di Pinerolo per chiedere chiarimenti al sindaco Luca Salvai, in merito alla lettera da inviare da parte dell’Assemblea dei Sindaci ad Ato, l’associazione che si occupa di servizi integrati nel torinese, sul futuro della gestione dell’acqua. Tre le questioni che preoccupano i lavoratori del settore idrico: «Mantenere i livelli occupazionali identici ad oggi, ovvero non perdere neanche un posto di lavoro, mantenere la qualità del servizio e la sua territorialità - spiegano i lavoratori -. Ci sembra che la politica debba fare di tutto per cercare di mantenerli il più possibile. Non sarà possibile? Va bene, ma almeno ci abbiamo provato».
Per capire bene la situazione occorre fare un passo indietro. Ad oggi applicando la Legge Madia, il settore acqua di Acea a gennaio 2025, dovrebbe passare in capo alla Smat di Torino. Una gestione che finora era stata affidata all’azienda pinerolese secondo un accordo ormai giunto a scadenza. A ottobre 2024 i sindaci dell’Unione montana del Pinerolese, che comprendono comuni con meno di mille abitanti, avevano vinto un ricorso al Tar in cui chiedevano di poter mantenere la gestione diretta del servizio idrico fino al 31 dicembre 2033. I lavoratori Acea giovedì sera sostenevano proprio questa proposta, ovvero di poter chiedere all’Autorità d’Ambito una proroga per la gestione del servizio idrico in proprio. Lunedì scorso a tal proposito i sindaci del Pinerolese avevano deciso di avanzare tale richiesta tramite una lettera indirizzata all’Ato, tuttavia in quell’occasione il Comune di Pinerolo ha tirato il freno a mano, chiedendo maggiori approfondimenti. Da qui l’urgenza dei lavoratori Acea di riuscire a incontrare il primo cittadino: «Secondo il sindaco Salvai la lettera andava rivista - spiegano i dipendenti Acea - perché a suo modo di vedere era come un atto di ostilità nei confronti di Ato. La sua intenzione era quindi di riscriverla in altri toni».
Poco dopo l’incontro davanti al Municipio sono arrivati gli altri sindaci del Pinerolese per decidere il da farsi, ovvero rivedere la richiesta ad Ato. «Il sindaco ci ha comunicato la sua intenzione di modificare i toni della lettera e di mandarla avanti con toni più pacati» concludono i lavoratori che sottolineano: «La preoccupazione è dei dipendenti del settore idrico, ma ricordiamo che la ricaduta è su tutto il gruppo. Staccandosi l’idrico, tutti potrebbero trovarsi in difficoltà».
Il sindaco Salvai, contattato dalla nostra redazione, per il momento preferisce non commentare. Lo fa invece il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo che ricorda come «in tutti i percorsi di aggregazione già realizzati fino ad ora da Smat con altre aziende pubbliche è sempre stata assicurata la tutela dei lavoratori, che non è mai stata in discussione e sulla quale vigileremo come nelle altre occasioni». Un percorso portato avanti anche in seno a Ato 3, la cui presidente Loredana Devietti commenta: «Dispiace che un processo che, dopo diversi confronti e interlocuzioni, sembrava avviato verso l’adesione al gestore unico, come previsto dalla legge, sia stato adesso messo in discussione e ringrazio il sindaco di Pinerolo Luca Salvai che si è speso, insieme ad altri sindaci che lo hanno sostenuto, per cercare di portare avanti l’iter che dopo la proroga sta arrivando alla scadenza per gli adempimenti di legge».
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