Imprenditore, tifoso e amico: il Canavese piange Carmine Donnarumma, il "Numero Uno" amato da tutti

Giornata di lutto per la città di Rivarolo e l’intero territorio del Canavese: Carmine Donnarumma, imprenditore, ex consigliere comunale e instancabile tifoso del Napoli, si è spento all’età di 65 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia. La notizia della sua scomparsa, arrivata sabato 23 novembre, ha scosso una comunità che oggi si stringe attorno alla sua famiglia, ricordando un uomo che ha saputo fare la differenza.

Powered by

Originario di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Carmine si trasferì con la sua famiglia nel Canavese negli anni ’70. Rivarolo divenne la sua seconda casa, ma le sue radici campane restarono un pilastro della sua identità. Come imprenditore nel settore automobilistico, Carmine costruì un’attività solida e rispettata. La sua concessionaria multimarche, MyCar1, non era solo un’azienda, ma anche un centro di aggregazione, dove la sua personalità vulcanica e il suo sorriso contagioso accoglievano amici e clienti.

Oltre al successo professionale, Carmine era noto per il suo impegno nella vita pubblica. Come consigliere comunale durante il mandato di Fabrizio Bertot, mise la sua energia e creatività al servizio di Rivarolo, guadagnandosi il rispetto di molti. Eppure, era il suo spirito istrionico a renderlo indimenticabile: appassionato tifoso del Napoli, non mancava mai di celebrare la sua squadra del cuore, rendendo ogni vittoria un evento collettivo.

Carmine era molto di più di un imprenditore e un tifoso. La sua passione per la vita lo portò sotto i riflettori della televisione nazionale, con partecipazioni a programmi come Uomini e Donne. Ma la vera magia era nelle sue relazioni personali: “Number One” non era solo un soprannome, ma il simbolo di un uomo che sapeva regalare allegria ovunque andasse.

Sui social, messaggi di affetto e ricordi si moltiplicano: «Ciao Carmine, sei stato il nostro faro di gioia. Buon viaggio». Un amico lo ha ricordato così: «Mi piace pensare che ora starai palleggiando con Diego».