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Il Tar respinge il ricorso: verso la rimozione dei tralicci abusivi al Colle della Maddalena

Potrebbe tornare d’attualità l’idea di realizzare un solo traliccio alto 90 metri

Il Tar respinge il ricorso: verso la rimozione dei tralicci abusivi al Colle della Maddalena

Svolta decisiva sul futuro dei tralicci abusivi al Colle della Maddalena. Il Tar respinge il ricorso che, nel 2020, era stato presentato contro l’ordinanza del Comune di Pecetto del novembre 2019, con la quale si chiedeva lo smantellamento delle strutture non in regola. Non è ancora però detta l’ultima parola, in quanto Bruno Berardi - proprietario del terreno dove sorgono i tralicci in questione, in strada del Colle – e famiglia potranno ancora presentare ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.

Se questa eventualità non si presentasse, Il Comune di Pecetto, insieme ai legali dello studio Merani che l’hanno accompagnato in questa vicenda, potrà quindi iniziare a valutare i prossimi passi per trovare una soluzione definitiva a questo problema che si protrae - a suon di ordinanze, inchieste e ricorsi - dalla fine degli anni ’70, quando sorsero le prime antenne senza autorizzazione. Detto questo, il Comune non procederà in autonomia all’abbattimento dei tralicci, né alla disattivazione dei ripetitori. Si dovrà infatti coinvolgere l’ispettorato delle telecomunicazioni, a tutela del diritto all’informazione degli emittenti che vi si appoggiano.

Nel febbraio del 2014, era stato elaborato un piano di risanamento dell’area, poi mai portato a compimento. L’idea prevedeva, per il territorio pecettese, la costruzione di una torre su cui concentrare tutti gli emittenti. La nuova antenna avrebbe dovuto avere un’altezza di 120 metri, abbassatasi poi nel corso degli anni a 90, con i ripetitori collocati non al di sotto dei 50 metri. Per ridurre quindi l’inquinamento delle emissioni di onde elettromagnetiche a terra. Il limite consentito in Italia, stando alla Legge 36, prevedeva un’intensità del campo elettrico non superiore ai 20 volt/metro esternamente alle abitazioni e di un “valore di attenzione” di 6 volt/metro internamente. E oggi, la soluzione dell’unica torre, abbinata alla rimozione dei tralicci abusivi, potrebbe ancora essere presa in considerazione.

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