Rave all’ex Ilte diventa protesta contro il Cpr e il ddl Sicurezza

Sabato 22 marzo a Moncalieri circa 1.500 giovani si sono radunati presso lo stabilimento industriale dismesso ex Ilte di via Fortunato Postiglione, trasformandolo in una discoteca a cielo aperto. L'evento, nato come un rave party, ha assunto presto i contorni di una manifestazione di dissenso contro la riapertura del Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Torino e altre misure di sicurezza recentemente discusse.

La serata è iniziata con musica a tutto volume e danze sfrenate, ma non è stata solo una festa. Tra i partecipanti, molti dei quali giovanissimi e alcuni minorenni, si sono levate voci di protesta. Striscioni con messaggi forti come "Voi uccidete, noi liberiamo" sono stati appesi alle cancellate dell'ex Ilte, esprimendo il dissenso verso il rafforzamento delle misure di sicurezza e il ddl Sicurezza. La presenza di alcuni partecipanti legati al centro sociale Askatasuna ha ulteriormente sottolineato la natura politica dell'evento.

Nonostante l'area industriale sia lontana dalle abitazioni, la vicinanza a un centro commerciale ha fatto sì che la notizia del rave si diffondesse rapidamente. Le forze dell'ordine, tra cui polizia di stato, carabinieri e polizia locale, sono intervenute per garantire la sicurezza pubblica. Anche i sanitari della Croce Rossa erano presenti per monitorare la situazione e fornire assistenza se necessario. Il deflusso dei partecipanti è iniziato nelle prime ore del mattino, con un lento ma costante abbandono dell'area.

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