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Tensioni politiche, Torrazza
14 Aprile 2025 - 12:45
In un piccolo comune come Torrazza Piemonte, il teatro della politica locale può diventare un palcoscenico di drammi. Il Consiglio comunale del 1° aprile ha rappresentato uno di questi momenti, accendendo nuove polemiche e sollevando interrogativi sulla natura delle alleanze politiche e sul futuro amministrativo del paese.
L'assenza delle consigliere Marinella Bracco e Martina Gavazza ha segnato la seduta del Consiglio, in cui si è proceduto alla surroga della dimissionaria Luana Dentello con Andrea Turano. Tuttavia, il vero terremoto politico si è verificato fuori dall'aula, con il consigliere di opposizione Alessandro Chiera che ha chiesto le dimissioni di Bracco, auspicando un intervento del sindaco Massimo Rozzino per revocarle la carica. Una richiesta che ha suscitato reazioni immediate e accese.
Marinella Bracco non ha tardato a rispondere, sottolineando come la sua presenza sia considerata scomoda non solo dal sindaco, ma anche da un consigliere di minoranza. "Che il sindaco consideri la mia presenza scomoda non sorprende più nessuno", ha scritto Bracco, "ma che anche un consigliere di minoranza si unisca alla maggioranza per colpire una collega lascia interdetti e fa sorridere amaramente". Le sue parole evidenziano un clima politico sempre più teso, a poco più di un anno dalle elezioni.
Bracco ha criticato Chiera per aver scelto l'attacco personale invece di incalzare l'amministrazione su promesse non mantenute, come l'asfaltatura delle strade e la costruzione della nuova scuola media. Ha inoltre sottolineato il silenzio di Chiera su temi cruciali come la viabilità e la sicurezza stradale, il destino della scuola di Borgoregio e il fallimento del progetto di project financing per il nido. "Su questi temi il silenzio di Chiera è stato assordante", ha affermato Bracco.
Un altro punto critico sollevato da Bracco riguarda l'impegno di Chiera e Gavazza di garantire la trasparenza attraverso le riprese video delle sedute consiliari, un impegno che, secondo Bracco, non è stato rispettato. "Ad oggi non si è visto nulla. Nessun link, nessuna pubblicazione", ha dichiarato, insinuando che si voglia evitare che l'inazione diventi pubblica.
Il quadro che emerge è quello di un'opposizione che sembra perdere coesione, con elementi che si avvicinano alla maggioranza. "La maggioranza mostra le prime crepe, colmate proprio da chi si era presentato come forza di cambiamento", ha concluso Bracco, sottolineando il paradosso di una situazione politica in cui le linee tra opposizione e maggioranza appaiono sempre più sfumate. In questo contesto, il futuro politico di Torrazza Piemonte appare incerto, con un'opposizione che deve ritrovare la propria voce e una maggioranza che deve affrontare le proprie fragilità. Le prossime elezioni potrebbero rappresentare un punto di svolta, ma solo se le forze politiche sapranno rispondere alle vere esigenze della comunità, mettendo da parte le rivalità personali per il bene comune.
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