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Il generale atterra in Valsusa: «Rinforzi ai cantieri Tav? I nostri uomini sufficienti»

Salvatore Luongo, comandante dell'Arma, a Sestriere: «Il sistema attuale funziona e per ora non ci sono previsioni di intensificazione del dispositivo»

Il comandante dell'Arma dei carabinieri, generale Salvatore Luongo, a Sestriere

Il comandante dell'Arma dei carabinieri, generale Salvatore Luongo, a Sestriere

Niente rinforzi nei cantieri del Tav. Parole del comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale di corpo d'armata Salvatore Luongo, che oggi ha fatto tappa in Valsusa per visitare le stazioni dell'Arma di Chiomonte e di Sestriere. Atterrato in elicottero, a Chiomonte Luongo ha incontrato i militari impiegati nella vigilanza del cantiere. Insieme al direttore di produzione di Telt, il generale ha fatto un giro all'interno del perimetro, soffermandosi sulla “control room” della vigilanza. Quindi ha raggiunto le stazioni di Chiomonte e Sestriere, dove ha incontrato i rappresentanti delle varie componenti dell'Arma presenti sul territorio. In particolare, quella di Sestriere, a oltre 2mila metri, è la caserma dei carabinieri più “alta” d’Italia.

Strette di mano e ringraziamenti ai carabinieri presenti nelle due stazioni, ma era inevitabile, per il comandante, soffermarsi sui cantieri del Tav e sui loro problemi, soprattutto dopo quanto accaduto il 26 luglio scorso con il violento assalto al cantiere di Traduerivi da parte di centinaia di militanti No Tav, che hanno anche appiccato incendi. Assalto che ha ricevuto condanne dal mondo politico, in primis da parte della premier Meloni. Tuttavia, le forze in campo attualmente sarebbero sufficienti a difendere i fortini dai militanti più facinorosi. «Il sistema attuale funziona, la sinergia tra tutte le componenti è eccezionale e per ora non ci sono previsioni di intensificazione del dispositivo», le parole del comandante generale dell'Arma. Dunque, i carabinieri a presidio dei cantieri dell’alta velocità in Val di Susa per adesso bastano e avanzano.

Eppure a fine anno, con l’arrivo delle nuove macchine, dovrebbero iniziare gli scavi in quelle aree di cantiere che ora sono ferme. Non è da escludere che con l’avvio dei lavori riprenda anche la violenza dei No Tav. «Noi risponderemo adeguatamente ad eventuali emergenze, impiegando più o meno forze a seconda delle richieste. Siamo pronti a farlo. Certo, non mi fa piacere leggere i report dove vengono riportati i feriti tra le forze dell’ordine dopo ogni attacco. Attualmente però non vediamo la necessità di incrementare le forze», ha ribadito il generale Luongo. Che ha parlato anche della questione sicurezza a Torino: «Come tutte le metropoli, a Torino è importante la percezione di sicurezza. Il cittadino “deve” sentirsi sicuro, anche quando esce di casa per prendere il pullman».

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