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LA NOTA STAMPA

TAV, 170 imprese e 8mila lavoratori: cosa c'è dietro i cantieri

«Ormai la Torino-Lione è realtà. Sosteniamo chi ci lavora», dicono le associazioni di categoria piemontesi

TAV, 170 imprese e 8mila lavoratori: cosa c'è dietro i cantieri

Le principali associazioni di categoria piemontesi hanno espresso con forza il proprio sostegno alla sicurezza e alla stabilità dei cantieri della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, in un momento cruciale per la realizzazione di una delle opere infrastrutturali più strategiche d’Europa.

Nel corso dell’incontro convocato dal Prefetto di Torino, Donato Cafagna, Ance Torino, API Torino, Ascom Confcommercio Torino e provincia, Confapi Piemonte, Confindustria Piemonte e Unione Industriali Torino hanno accolto con favore le dichiarazioni rese dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha ribadito l’importanza di garantire un contesto operativo sicuro e stabile nei cantieri della Torino-Lione.

Le associazioni hanno sottolineato come la sicurezza debba essere intesa non solo in termini di ordine pubblico, ma soprattutto come tutela economica, sociale e istituzionale, indispensabile per lo sviluppo e per la salvaguardia dell’occupazione. Hanno inoltre chiesto una normalizzazione della gestione dei cantieri, un passaggio necessario affinché le imprese possano operare serenamente nel rispetto della legalità e della trasparenza.

Un altro punto cruciale che ha raccolto il consenso unanime è l’annuncio da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIT e MIMIT) di un contributo per gli indennizzi alle imprese danneggiate, con l’impegno ad accelerare le procedure per garantire un sostegno tempestivo ed efficace.

La Torino-Lione rappresenta un'opera che già oggi si conferma realtà concreta: 11 cantieri attivi, più di un miliardo di euro di lavori eseguiti nel 2024, il completamento del 100% dei lavori civili affidati, e la perforazione di 43 km di gallerie su 164 totali. La «galleria di base» del progetto, con i suoi 57,5 km, sarà la più lunga del mondo.

L’impatto economico e occupazionale è significativo: sono circa 170 le imprese coinvolte, con fino a 4.000 addetti diretti a regime e altri 4.000 indiretti, di cui oltre 1.100 in Italia. Di conseguenza, la Torino-Lione genera occupazione qualificata e promette benefici concreti per l’interscambio commerciale, la logistica, l’export sia italiano che francese e la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale, contribuendo alla decarbonizzazione del trasporto europeo.

Le associazioni ribadiscono quindi l’importanza di accompagnare questo progetto con una comunicazione chiara, trasparente e positiva, capace di mettere in risalto i vantaggi tangibili per il territorio e la centralità delle imprese locali.

«La Torino-Lione non è soltanto un’infrastruttura di portata europea, ma anche un volano di fiducia, stabilità e concretezza per il Piemonte e per il futuro del Paese. Un’opera che è già oggi fonte di sviluppo e lavoro per migliaia di persone, destinata a trasformare profondamente il tessuto industriale e sociale dell’area».

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