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Il caso

Un milione di euro per le imprese colpite: così la Regione difende la Tav e i lavoratori

La preoccupazione per la sicurezza nasce dai continui episodi di violenza antagonista

Un milione di euro per le imprese colpite: Regione difende la Tav e i lavoratori

Un milione di euro destinato al fondo ristori per le imprese colpite dagli attacchi No Tav: è questo uno degli strumenti chiave annunciati nel corso di un incontro convocato dal prefetto di Torino Donato Cafagna, con la partecipazione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, delle forze dell’ordine, dei rappresentanti di Telt, delle associazioni datoriali, dei sindaci del territorio e della Giunta regionale del Piemonte.


Secondo le stime, la realizzazione della linea Torino-Lione mobiliterà nel solo 2026 circa 1,5 miliardi di euro di lavori e coinvolgerà circa 3.000 lavoratori tra Italia e Francia, di cui almeno 1.000 direttamente impegnati nei cantieri. Un’opera di grande rilevanza strategica per la mobilità europea e per lo sviluppo economico dei territori attraversati, che, come hanno sottolineato il presidente Alberto Cirio, la vicepresidente Elena Chiorino e gli assessori Enrico Bussalino e Andrea Tronzano, «non può prescindere dalla sicurezza dei lavoratori».


La preoccupazione per la sicurezza nasce dai continui episodi di violenza registrati nell’ultimo anno e mezzo: secondo i dati forniti durante l’incontro, i cantieri italiani hanno subito in media più di un attacco al mese, con danni complessivi stimati in 1,5 milioni di euro. «Ogni aggressione non è solo un danno materiale, ma un attacco diretto al diritto al lavoro e alla libertà di impresa», hanno dichiarato i rappresentanti della Regione. «I lavoratori devono poter raggiungere i cantieri senza timori né minacce». Sul tema è intervenuto anche Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti, che ha definito «molto positivo» il rifinanziamento del fondo ristori.

Secondo Giachino, «i danni causati dagli assalti dei No Tav devono essere risarciti, in particolare la parte non coperta dalle assicurazioni. L’accelerazione dei lavori è fondamentale: gli occupati del cantiere italiano passeranno dagli attuali 300 a circa mille unità. La Tav rappresenta inoltre una spinta decisiva per il rilancio economico della Bassa Valle di Susa, che negli ultimi anni ha registrato livelli di sviluppo comparabili a quelli delle regioni del Sud». Soddisfatta anche la capogruppo di FdI alla Camera, Augusta Montaruli: «L’intervento dell’esecutivo a sostegno delle aziende che operano per la Tav, a partire dall’incontro che si è svolto lunedì scorso con il Ministro Urso, è un’occasione per il territorio senza pari. Fratelli d’Italia e il Governo Meloni si confermano al fianco dei lavoratori, contro chi li aggredisce e i loro protettori politici».

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