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Il caso
03 Settembre 2025 - 23:15
A Candiolo è scattato l'allarme per la carenza di medici di medicina generale. Circa mille cittadini si trovano senza assistenza sanitaria di base dopo l'interruzione improvvisa dell'attività della dottoressa Veronica Lambertenghi, comunicata ufficialmente dall'Asl To5 lo scorso 8 agosto.
Le associazioni Utim e CittadinanzAttiva Piemonte denunciano una situazione critica che lascia scoperta una parte significativa della popolazione del comune.
LA RISPOSTA INSUFFICIENTE DELL'ASL
L'azienda sanitaria ha attivato un ambulatorio temporaneo nei giorni 8, 11 e 12 agosto, ma secondo le associazioni non ci sono stati altri interventi né comunicazioni successive. Una copertura giudicata del tutto inadeguata per fronteggiare l'emergenza.
Attualmente nel comune operano solo quattro medici di base: due sono prossimi alla pensione e due hanno lo studio anche in altri comuni. Questa situazione non permette di assorbire i pazienti rimasti scoperti e rende impossibile garantire le visite domiciliari, servizio fondamentale per anziani e persone fragili. Per questo Utim e CittadinanzAttiva Piemonte chiedono con urgenza la riattivazione di un ambulatorio temporaneo che possa operare almeno fino a quando ogni cittadino non avrà un nuovo medico assegnato.
LE INIZIATIVE DEL COMUNE
Pur non avendo competenze dirette in materia sanitaria, il Comune di Candiolo è intervenuto per supportare i cittadini in difficoltà. L'amministrazione ha:
Al momento risulta che un medico a Vinovo abbia ancora posti disponibili, ma l'obiettivo dell'amministrazione comunale resta quello di riportare un presidio sanitario stabile a Candiolo per garantire una migliore assistenza ai cittadini.
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