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In ospedale una “casa” per chi partorirà (e il suo compagno)

La struttura riapre dopo la pandemia grazie anche al contributo volontario delle ostetriche

In ospedale una “casa” per chi partorirà (e il suo compagno)

In ospedale una “casa” per chi partorirà (e il suo compagno)

L’Asl To4 riapre la “Casa Parto” presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Chivasso. Il progetto, fortemente sostenuto dalle ostetriche del reparto rinasce dopo la chiusura imposta dalla pandemia da Covid-19, offrendo alle future mamme e ai loro partner un’esperienza di parto che coniuga intimità domestica e sicurezza ospedaliera. La “Casa Parto” è un vero e proprio mini-appartamento, progettato per accogliere la famiglia in un ambiente sereno e confortevole. È composto da una camera matrimoniale con culla, un salotto con un’area giochi dedicata ai fratellini e sorelline, un bagno con doccia e un’isola neonatale. Questo spazio permette alla donna di vivere il travaglio e il parto in un contesto familiare, con la costante presenza di una persona di fiducia, pur avendo a disposizione l’assistenza ospedaliera e le attrezzature necessarie in caso di necessità. La riapertura della struttura è stata preceduta da un completo rinnovamento dei locali, che sono stati dotati di arredi nuovi, molto curati, gradevoli e funzionali. I costi sono stati sostenuti in parte dall’Azienda e in parte grazie al contributo volontario delle ostetriche del reparto, testimonianza del loro profondo impegno nel progetto.

La cerimonia di presentazione, ha visto la partecipazione del sindaco di Chivasso, Claudio Castello, del direttore generale dell’Asl To4 Luigi Vercellino, del direttore sanitario Sara Marchisio, del direttore amministrativo Michele Colasanto e del direttore del dipartimento materno infantile Fabrizio Bogliatto.

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