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Il caso

Cinghiali, ecco il tavolo tra Comuni e Lav: «Serve consapevolezza»

«A breve incontreremo anche i residenti di via Torricelli»

Cinghiali, ecco il tavolo tra Comuni e Lav: «Serve consapevolezza»

Ancora cinghiali a Nichelino. Nuovi passaggi al Boschetto e, di nuovo, in via Torricelli. Presenza ormai nota, tanto da spingere l’amministrazione ad aprire un tavolo di lavoro con altri Comuni e con la Lav. «A breve incontreremo anche i residenti di via Torricelli», dice l’assessore alle Politiche Animaliste, Fiodor Verzola. «Le misure di contenimento hanno bisogno di tempo. Non si può sparare in strada, per ovvie ragioni di sicurezza». Le modalità di abbattimento richiedono fucili a lunga gittata. «Rischio di rimbalzo è elevato. Va compreso – nel rispetto delle legittime preoccupazioni dei cittadini – che il cinghiale, di per sé, non è pericoloso per l’uomo. Le azioni messe in campo stanno proseguendo, ma non si può pensare a soluzioni istantanee». Verzola invita a un cambio di prospettiva: «Occorre mettersi nell’ottica della convivenza col selvatico. Non possiamo dividere il mondo animale in due categorie: domestici e dannosi». Poi, l’affondo verso il racconto politico e mediatico: «Manca senso di responsabilità, sia da chi governa che da chi informa. Il nostro è un territorio che ospita l’Ente Parco Fluviale del Sangone, collegato al sistema del Po. Un corridoio naturale, dove gli animali si muovono. Il Boschetto è un bosco, non un parco cittadino. E il Parco di Stupinigi tocca 7 comuni, ma il problema sembra essere sempre e solo Nichelino». L’assessore ha chiesto un patto di collaborazione alle forze di Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 Stelle. «Patto che estenderei anche ai giornali. Serve descrivere con precisione la situazione: non siamo di fronte a un’emergenza, ma a qualche esemplare che sconfina».

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