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L'iniziativa

Apre a Nichelino il Riders Point: servizi e aggregazione per i lavoratori del food delivery

Inaugurato oggi in piazzetta Aldo Moro presso il bar Castello uno spazio per ricaricare smartphone ed e-bike, riposarsi tra i turni e confrontarsi sulle condizioni lavorative

Apre a Nichelino il Riders Point: servizi e aggregazione per i lavoratori del food delivery

È stato inaugurato oggi, venerdì 3 ottobre, il nuovo Riders Point a Nichelino, in piazzetta Aldo Moro presso il bar Castello. Si tratta di uno spazio dedicato ai lavoratori del food delivery, pensato per offrire servizi pratici e creare occasioni di confronto tra chi svolge questa professione.

All'inaugurazione erano presenti i rappresentanti della Felsa Cisl, la federazione che si occupa di lavoratori somministrati, autonomi e atipici, tra cui i segretari generali regionale e nazionale Calogero Palma e Daniel Zanda, la segretaria nazionale con delega ai riders Silvia Casini, il segretario generale Cisl Torino-Canavese Giuseppe Filippone e il segretario regionale Cisl Massimiliano Campana.

COSA OFFRE IL RIDERS POINT
Il punto nasce per rispondere a esigenze concrete di chi lavora consegnando cibo a domicilio. I riders potranno ricaricare smartphone ed e-bike, strumenti indispensabili per il loro lavoro, e avere un luogo dove riposarsi durante le pause o tra un turno e l'altro.

Ma l'obiettivo non è solo pratico. Lo spazio vuole essere anche un luogo di incontro dove i lavoratori possano conoscersi, parlare delle difficoltà che incontrano sul lavoro e organizzarsi per migliorare le proprie condizioni.

«La Felsa Cisl ha scelto di agire in modo concreto: creare luoghi reali, fisici, dove i rider possano riscoprire anche la dimensione sociale del lavoro», ha spiegato il segretario generale nazionale Daniel Zanda. «Qui i lavoratori potranno sostare, ristorarsi, riposarsi in sicurezza. Ma soprattutto potranno parlarsi, confrontarsi, condividere esperienze e problemi. In altre parole, potranno tornare a vivere quella dimensione comunitaria che è condizione essenziale per sviluppare una coscienza collettiva».

Secondo Zanda, iniziative come questa rappresentano una sfida nuova anche per le organizzazioni sindacali. Se in passato i lavoratori si incontravano nelle fabbriche o negli uffici, oggi molte professioni non hanno più un luogo fisso dove le persone si ritrovano quotidianamente.

«Se un tempo la sindacalizzazione passava attraverso l'assemblea nel sito produttivo, oggi deve saper assumere nuove forme: gestione diretta di luoghi dedicati, promozione di iniziative di socialità, rafforzamento dei legami tra lavoratori», ha concluso.

Durante l'inaugurazione è stato presentato anche Umberto Vici, referente dei riders per la Felsa Cisl. Vici lavora nel food delivery da oltre dieci anni: prima come dipendente per oltre quattro anni, poi come lavoratore autonomo.

«Una scelta fatta per conciliare meglio il lavoro con la vita privata e la famiglia», spiega. «Per la professione del rider è fondamentale che si mantenga la flessibilità, ma con diritti e garanzie reali. Ed è proprio per questo che sono entrato a far parte della Felsa Cisl, cioè per migliorare le condizioni lavorative di queste persone e per costruire insieme a loro nuovi diritti e nuove tutele».

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