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trofarello
07 Ottobre 2025 - 19:03
Meno pannelli solari, più coltivazioni. Il consiglio regionale si schiera con il Comune e contro il progetto delle Ferrovie
Ridurre l'impatto del progetto fotovoltaico di Ferrovie Italiane per tutelare i terreni agricoli di Trofarello. E' questa la richiesta alle ferrovie del consiglio regionale, che oggi ha approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dal presidente, Davide Nicco. «Anche il Consiglio regionale si schiera a fianco di Trofarello, a difesa dei suoli agricoli di pregio – ha aggiunto Nicco – L’energia pulita serve ma non si fa cancellando i nostri campi migliori». Il progetto riguarda l'area compresa tra via Sabbioni, la tangenziale, l'area industriale e, appunto, la linea ferroviaria. Un'ampia fetta di terreno che oggi è a destinazione agricola - ospita coltivazioni di frumento e mais oltre a foraggi e pioppeti - e la cui "conversione" a campo fotovoltaico, pur se permessa dalla legge in quanto a ridosso di ferrovia e zona industriale, ha fatto storcere più di un naso tra amministratori e cittadini, non entusiasti all'idea di vedere i pannelli solari al posto delle coltivazioni.
Il Presidente ha ricordato come Ferrovie Italiane, nell’individuare l’area, possa esercitare la facoltà di esproprio anche in deroga al piano regolatore e contro la volontà del Comune e dei proprietari, sottolineando tuttavia che l’Assemblea piemontese si è attivata per chiedere impegni precisi. «Con l’ordine del giorno approvato oggi - ha spiegato Nicco - abbiamo chiesto a Ferrovie Italiane tre garanzie chiare. Innanzitutto di scegliere aree già compromesse, non i terreni agricoli fertili e di pregio, privilegiando ex discariche, zone marginali o difficili da coltivare. In secondo luogo, di assumere un formale impegno a non ampliare ulteriormente negli anni l’estensione destinata al fotovoltaico. Infine, evitare che un singolo imprenditore agricolo debba subire una decurtazione eccessiva dei propri terreni, tale da compromettere la sostenibilità economica della sua azienda». Nicco ha concluso sottolineando la volontà di trovare un punto di equilibrio: «Sono convinto che, grazie all’impegno del Comune e al sostegno del Consiglio regionale, si arriverà a una soluzione che riduca davvero l’estensione dell’area e che utilizzi prioritariamente i terreni già compromessi, salvaguardando l’agricoltura e garantendo un futuro più sostenibile per tutti. Ma sia chiaro: noi vigileremo perché questi impegni vengano rispettati, e se servirà siamo pronti a fare altri passi per difendere la nostra terra e le nostre aziende agricole».
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