Omicidio a Collegno, la testimone: «Il killer era vestito di scuro e si è accanito su Marco»

«Il killer? Non ha detto una parola. Era tutto vestito di scuro. Giacca scura, cappuccio, pantaloni scuri. Sarà stato alto non più di un metro e 75, corporatura normale». Spunta una prima identikit dell'assassino che all'una e mezza di notte ha ammazzato, con ben tredici coltellate a Collegno, l'imprenditore Marco Veronese, 39 anni. A parlare è quella che, al momento, è la sola persona che ha visto l'intera scena del delitto. Tornata a casa con la figlia (la donna vive nello stesso palazzo di corso Francia dove abitano i genitori di Veronese) dopo essere stata ascoltata dai carabinieri, la signora racconta di essere stata svegliata nel cuore della notte da Veronese che urlava. Una scena che sarà durata, al massimo, un minuto e mezzo.

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«Ho visto il killer inseguire Marco Veronese, che stava scappando lungo via Sabotino. Gli ha inferto due coltellate alle spalle, Marco è caduto e l'assassino si è messo sopra di lui, a cavalcioni. E poi si è accanito su Marco che ha urlato per due volte: "Bastardo!" e poi ancora "No!", prima di dire ancora: "Mio Dio!". Ed è l'ultima frase che ho sentito dire a Marco, prima di vederlo agonizzante sul marciapiede, vicino ai bidoni della spazzatura».

"Bastardo" e 10 coltellate: il sangue, l'agonia di Marco Veronese ammazzato in strada a Collegno GUARDA IL VIDEO

Il racconto dell'omicidio di questa notte nel servizio del nostro cronista

La testimone oculare ha chiamato il 112 e ha visto l'assassino scappare verso corso Francia. «Ho fatto in tempo a tirare fuori il telefono e chiamare i carabinieri. Il killer incappucciato era già scappato via».