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TURISMO

Turismo di montagna in Piemonte, crescita record: +14% di presenze nel 2025

Sempre più stranieri e strategie mirate per un settore sostenibile e competitivo

Turismo di montagna in Piemonte, crescita record: +14% di presenze nel 2025

Il turismo di montagna in Piemonte vive un momento di crescita senza precedenti. Nel 2024 ha rappresentato il 23,4% degli arrivi turistici regionali, con una presenza di stranieri pari al 47,9%, superando la media piemontese. È quanto emerge dall’analisi Nomisma presentata al convegno “La montagna e la filiera del turismo – Dinamiche evolutive”, organizzato da Confindustria Piemonte, Unioncamere, Regione Piemonte e Uncem Piemonte, con il sostegno di UniCredit.

Gli arrivi sono aumentati del 12,5%, raggiungendo 1,07 milioni, mentre le presenze sono cresciute del 12,2%, per un totale di 3,2 milioni. Ogni turista resta in media almeno tre notti, un dato superiore rispetto ad altre destinazioni della regione.

La montagna non è più solo neve

L’inverno 2023-2024 ha registrato un incremento del 23,5% negli arrivi, mentre l’estate ha mantenuto una crescita più contenuta (+4,7%), segno di una destagionalizzazione ormai consolidata. “La montagna non è più solo neve, ma un laboratorio di sviluppo sostenibile e innovativo”, ha dichiarato Laura Zegna, presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte.

Nel 2025 il trend è ancora più positivo: +14% di presenze e +7% di arrivi, con una spesa dei turisti stranieri aumentata del 40%.

Le località protagoniste

Tra le mete più visitate spiccano Sestriere, Bardonecchia e Sauze d’Oulx, che si confermano poli di attrazione internazionale: a Sauze d’Oulx gli arrivi dall’estero toccano il 58,6%.
Claviere primeggia per densità ricettiva (5,58 strutture per km²), mentre Toceno guida la classifica del “sentiment turistico” con 98,6 punti su 100.

Il Piemonte risulta inoltre competitivo nell’indice Italy2Invest di Nomisma, con Domodossola, Bardonecchia, Sauze d’Oulx e Alagna Valsesia tra i Comuni più performanti per attrattività economica e sociale.

La Regione Piemonte punta su un approccio integrato che unisca turismo, commercio, sport, outdoor ed enogastronomia. Tra gli interventi principali:

  • 16 milioni di euro con la riattivazione della Legge 18 per nuovi posti letto e innovazione;

  • 1,5 milioni per la promozione di progetti turistici delle ATL;

  • 7,2 milioni ai distretti del commercio montano;

  • un bando neve da 50 milioni per l’ammodernamento delle stazioni sciistiche;

  • 4,5 milioni di sostegno alla stagione 2024-2025.

Un piano che consolida la montagna piemontese come motore economico: il turismo contribuisce per oltre il 10% al PIL regionale.

“Parlare di overtourism in montagna è fuorviante”, ha dichiarato Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte. “La vera sfida è gestire i flussi e rafforzare le comunità locali, che sono l’anima delle valli”.

Un concetto condiviso anche da Paola Garibotti di UniCredit, che ha ricordato come il turismo montano rappresenti “un settore strategico per il Nord-Ovest, sostenuto da programmi come Made4Italy, che integrano turismo e agricoltura”.

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