Raccolta di farmaci per l’Ucraina: Nichelino in prima linea

Un aiuto concreto può nascere anche da un gesto semplice, soprattutto nel periodo che precede le festività. A Nichelino è scattata in questi giorni un’iniziativa solidale rivolta alla popolazione del villaggio ucraino di Radinka, duramente colpito dalle conseguenze della guerra. In tutte le farmacie del territorio è infatti attiva una raccolta di medicinali destinati a chi vive in una delle aree più fragili dell’Est Europa.

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Il progetto è promosso dall’associazione San Matteo Onlus, realtà che da anni opera a sostegno dei minori e delle famiglie in difficoltà, mantenendo uno stretto legame con le comunità locali.

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Cosa donare per sostenere la raccolta

I promotori spiegano che è possibile contribuire acquistando e donando farmaci di uso comune: antidolorifici, antinfiammatori, antibiotici, medicinali contro l’influenza e per la pressione arteriosa. Sono inoltre richiesti pannolini per neonati e adulti, creme lenitive, integratori, vitamine, disinfettanti, garze, cerotti e salviette umidificate. Tutto il materiale raccolto risponde a bisogni sanitari urgenti e quotidiani.

La destinazione degli aiuti

I farmaci verranno inviati a Radinka, località situata nei pressi dell’area di Chernobyl, tristemente nota per il disastro nucleare che segnò la storia quarant’anni fa. Una volta arrivati a destinazione, saranno distribuiti alla popolazione grazie al coordinamento delle autorità locali, con il supporto del sindaco e della direzione scolastica del villaggio.

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Un sostegno che va oltre Radinka

L’impegno solidale non si fermerà qui. Parte delle donazioni sarà destinata anche alla città di Kharkiv, a pochi chilometri dalla linea del fronte, dove l’emergenza sanitaria è aggravata dalla vicinanza al conflitto armato.

«Da Radinka provengono alcuni dei bambini accolti a Nichelino – sottolinea Silvio Tomasini, presidente di San Matteo Onlus –. Alla difficile eredità delle radiazioni si sono aggiunti i drammatici effetti della guerra, rendendo ancora più urgente l’accesso ai medicinali. Anche un solo farmaco donato può fare la differenza».

Un’iniziativa che dimostra come la solidarietà internazionale possa attraversare confini e distanze, partendo da una comunità locale per raggiungere chi oggi ha più bisogno.

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