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18 Aprile 2021 - 08:10
La storia è semplice e divertente, così come i suoi personaggi. Come Dulcamara, il “dottore” pronto a vendere un elisir «che guarisce tutti i mali, cancella le rughe e costa solo 10 lire»; Adina, la ragazza usa «ogni dì a cambiar d’amante»; il timidissimo e innamorato Nemorino, che per conquistare il cuore di Adina si affida al magico filtro di Dulcamara. Che di magico non ha proprio niente, visto che si tratta del vino Bordeaux, ma che in compenso fa sciogliere la lingua e rende Nemorino più disinvolto e più intraprendente, cosicché sul viso di Adina scenderà “Una furtiva lagrima” e la storia avrà un lieto fine. È “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, opera lirica in due atti composta dal maestro bergamasco in soli 14 giorni, un tempo comunque risultato sufficiente a confezionare un grande successo, annoverato tra gli esempi più alti dell’opera comica ottocentesca.
Il melodramma giocoso di Donizetti su libretto di Felice Romani (tratto da “Le Philtre” di Scribe) che debuttò nel maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano sarà trasmesso in streaming giovedì prossimo a partire dalle ore 20 sul sito del Regio con la regia di Fabio Sparvoli. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Regio Stefano Montanari (biglietti per lo streaming sono in vendita on line al costo di 5 euro. Il biglietto è valido per lo streaming del 22 aprile e può essere utilizzato anche per i successivi accessi on-demand).
“L’azione è in un villaggio nel paese de Baschi”, così riporta il libretto di Romani, ma la regia di Sparvoli fa immergere il pubblico nei colori caldi e nelle atmosfere padane di un paese di campagna degli anni Cinquanta. A suggellare l’ambientazione del dopoguerra anche un’ auto d’epoca, una Autobianchi Bianchina 500 del 1959, concessa in prestito gratuito dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Protagonisti sul palco saranno la voce sopranile di Mariangela Sicilia, acclamata da Le Monde come «un miracolo di saldezza vocale», nel ruolo di Adina. Nemorino, il tenore al quale è affidata una tra le più celebri arie di tutta la storia del melodramma, “Una furtiva lagrima” appunto, è interpretato da Bogdan Volkov, mentre Marco Filippo Romano presta voce e sembianze al dottor Dulcamara. Completano il cast Giorgio Caoduro nelle vesti di Belcore, Ashley Milanese, alias Giannetta e Mario Brancaccio nella parte dell’assistente di Dulcamara.
Un’opera di “assoluta attualità” quella di Donizetti, secondo Sparvoli, perché, spiega il regista, «viviamo in un mondo in cui le persone non hanno più voglia di parlarsi e faticano a comprendersi. Ed è proprio il problema dell’incomunicabilità che mi sembra centrale nella storia dei suoi protagonisti».
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