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«Torniamo a far festa», San Giovanni in piazza tra musei, libri e Farò

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Manca poco più di un mese alla Festa del Santo Patrono e i torinesi non vedono l’ora di lasciarsi alle spalle l’anno appena passato e guardare avanti, alla ripresa. Quale occasione migliore dunque per ricominciare a far festa che non la giornata di San Giovanni? Sebbene le norme di sicurezza e anti contagio non permettano di riproporre il format consolidato dello spettacolo, la festa ci sarà. E, cosa più importante, si abbandona la modalità di evento in streaming che era stato il marchio di fabbrica della scorsa edizione. Anche gli sponsor ci stanno.

«San Giovanni deve rappresentare simbolicamente un momento di ripresa per tutti» si augura l’assessore alla Cultura Francesca Leon. Sulle sue spalle e su quelle del collega con deleghe allo Sport Roberto Finardi è caduta l’organizzazione del “San Giovanni della rinascita”. Esce di scena (almeno in parte) l’assessore all’Innovazione Marco Pironti, registrata della scorsa edizione, fortemente connotata dall’uso delle nuove tecnologie e, ancora una volta, dai droni volanti.

«L’anno scorso abbiamo fatto tutto in streaming - ricorda Leon -. Quest’anno sarà un evento “a cielo aperto”. La sensazione è che adesso si possa iniziare a respirare di nuovo e vogliamo riapropiarci degli spazi esterni della nostra città». La festa sarà diffusa, dal centro alla periferia, e coinvolgerà diverse fasce di pubblico. Sull’onda poi del ritrovato entusiasmo per gli eventi, tornano alcuni cavalli di battaglia dello scorso anno, come ad esempio il video mapping sulla Mole Antonelliana, inaugurato in occasione dell’anniversario del museo del Cinema.

«Fino a 15 giorni fa ci siamo posti il problema del coprifuoco» ammette Leon. Ora che le nuove disposizioni consentono le attività fino alle 23 non dovrebbero esserci problemi di luce per le proiezioni». Novità anche per quanto riguarda il tradizionale Farò. Quest’anno i torinesi potrebbero essere costretti a seguire l’accensione della pira nuovamente da dietro uno schermo. Ma non è detta l’ultima parola. Il Farò infatti potrebbe traslocare da piazza Castello a piazza San Carlo, in modo tale da consentire a un numero contenuto di spettatori di assistere.

Niente da fare invece per la sfilata delle maschere. Anche quest’anno dovremo farne a meno. In compenso, scaldano i motori musei, cinema e gallerie d’arte, che resteranno aperti anche la sera del 24 giugno. Durante la giornata poi ci sarà Portici di Carta a farla da padrona. «È un momento di festa per la città e siamo intenzionati a viverlo a pieno» commenta ancora con entusiasmo l’assessore Leon. Ma subito dopo aggiunge: «Sempre nel rispetto delle regole dei Dpcm». A cui non può sottrarsi neppure il Patrono.
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