Si sono ripresi quell’applauso, oltre la standing ovation, che l’anno scorso li ha accompagnati solo virtualmente verso il successo planetario del loro rock. Puro, come la carica che li ha spinti a diventare la band più famosa del mondo, partendo dalle strade di Roma. Sul filo della continuità, ma guardando oltre, il Festival di Sanremo si è aperto ieri sera proprio lì da dove si era chiuso, dai Maneskin, i quali hanno infiammato un Ariston finalmente pieno al cento per cento sulle note della vincitrice “Zitti e buoni” prima e del loro nuovo inedito, poi. Ed è stato un trionfo, annunciato ovviamente, che deve aver fatto tirare un sospiro di sollievo ad Amadeus il quale a poche ore dall’esordio si era detto «più emozionato della prima volta» e che si è addirittura commosso con tanto di lacrime non appena si è trovato di fronte al suo pubblico: «O è l’età o siete voi, bentornati». Se bastasse l’immagine dell’Ariston sold out per tirarsi definitivamente fuori dalla pandemia, l’Italia starebbe già festeggiando. In leggerezza. La stessa regalata da Fiorello, il “Mattarella dell’intrattenimento”, “la terza dose”, al meglio della forma, che ha scherzato con Ama, interagito (finalmente) con il pubblico, accolto l’amico tennista Matteo Berrettini. La stessa della musica di Colapesce e Di Martino, ospiti d’eccezione. E di Gianni Morandi che si è guadagnato l’ovazione del pubblico, 22 anni dopo la sua ultima esibizione. E ancora di Raoul Bova, neo “Don Matteo” e di Nino Frassica, per non parlare della dance dei Meduza e del bel volto di chi da sempre rappresenta il cinema e il teatro italiano, Ornella Muti. E poi la leggerezza e lo spettacolo della gara aperta da Achille Lauro e l’Harlem Gospel Choir, seguiti da Yuman, Noemi, Gianni Morandi, La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmood e Blanco, Ana Mena, Rkomi, Dargen d’Amico, Giusy Ferreri. Solo questa mattina alle 10 si saprà se tutto ciò abbia fatto breccia nel cuore degli italiani, ma quella dei dati è decisamente un’altra sfida. E stasera si continua con gli altri 13 concorrenti in gara in quella che Amadeus ha battezzato una «seconda prima serata»: Elisa, Sangiovanni, Le Vibrazioni, Ditonellapiaga e Donatella Rettore, Iva Zanicchi, Highsnob e Hu, Fabrizio Moro, Irama, Aka7even, Tananai, il concorrente piemontese Matteo Romano, Emma. E tanti ospiti, la madrina Lorena Cesarini, il bel “Doc” torinese, Luca Argentero, Anna Valle, Ermal Meta come testimonial dell’anno passato, Laura Pausini come super ospite musicale e, soprattutto, Checco Zalone. Intorno al quale è ormai “giallo”. Cresce l’attesa, infatti, sulla sua esibizione e sul fatto se duetterà o meno con Fiorello il quale, a questo punto, potrebbe ripresentarsi all’Ariston delle sorprese, come ama, ormai, definirlo Amadeus.
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